“Se deve esserci una tassa per far fronte ai danni provocati dalle calamità naturali allora che sia nazionale. C’è una responsabilità dello Stato nel non aver predisposto interventi per migliorare la qualità antisismica delle costruzioni e le conseguenze non possono ora gravare solo sulle spalle delle Regioni colpite dal terremoto. Basti pensare che i beni culturali sono un patrimonio nazionale e che la situazione di pericolo in cui si trovano i tantissimi beni culturali oggi in Emilia è emblematica e può essere affrontata solo in uno sforzo nazionale. E’ compito dello Stato, infatti recuperare e tutelare il patrimonio artistico e architettonico del Paese e questo va fatto con il contributo di tutti”.\r\n\r\nCosì il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza esprime la solidarietà dell’associazione alle popolazioni colpite dal terremoto in Emilia, annunciando la disponibilità dei volontari dei gruppi di Legambiente Protezione Civile a raggiungere i territori colpiti dal sisma per mettere in salvo le tantissime opere artistiche in pericolo.\r\n\r\n“Alle popolazioni dell’Emilia esprimiamo tutta la nostra solidarietà – ha aggiunto Cogliati Dezza – e diamo fin da adesso la disponibilità a mandare nei territori più colpiti le nostre squadre di protezione civile preparate all’intervento d’emergenza per la salvaguardia dei beni artistici e culturali. E’ urgente però che lo Stato risolva una volta per tutte la questione dei danni procurati dalle calamità naturali – conclude il presidente di Legambiente – che per il patrimonio artistico e architettonico ha bisogno di una soluzione statale”.\r\n\r\nFonte: Legambiente\r\n\r\n