Undici attori, diretti dalle registe e autrici Rosa Masciopinto e Donatella Brocco, e un gruppo musicale composto da cinque elementi, diretto da Tommaso Liuzzi, saranno i protagonisti – dal 16 al 20 maggio al Nuovo Cinema Palazzo – del primo studio aperto al pubblico dello spettacolo Ho sete, una favola musicale che, con toni leggeri e grotteschi, affronta il delicatissimo problema dell’acqua. Lo spettacolo debutterà nella sua forma compiuta l’estate 2013.\r\n\r\nIn scena ci saranno grandi comici come Jacob Olesen, Dodi Conti e Rosa Masciopinto. insieme al coro – nel ruolo del protagonista – composto da otto attori che reciteranno con un’unica voce, oltre ai cinque elementi musicali diretti dal Maestro Tommaso Liuzzi su sue musiche originali.\r\n”Ho sete” racconta di un Ragazzo (Valeria Berdini, Giulia Nervi, Luigi Orfeo, Stefano Sartore, Martina Spalvieri, Jessica Ugatti, Irene Vecchio, Francesco Zinnamosca) che, spinto dalla siccità, lascia il proprio Paese non per la terra ma per l’acqua promessa. Dopo aver viaggiato per terre e per mari, approda finalmente in un luogo dove l’acqua c’è ancora, ma è di proprietà di una Donna-Diga (Dodi Conti) che, insieme ai suoi crudeli assistenti (Jacob Olesen e Rosa Masciopinto), ne dispensa pochissime gocce solo a chi è disposto a diventare suo schiavo. La brama di potere della Padrona dell’Acqua verrà annientata dall’arrivo di un esercito di assetati i quali, spinti dalla disperazione, si coalizzeranno contro di lei.\r\n\r\n“Ho sete” è una metafora contro lo spreco e la privatizzazione, ma anche un inno alla sacralità dell’acqua.\r\n\r\nDelicato ma deciso, politico ma apartitico, è il primo spettacolo teatrale che sarà prodotto con il sistema G.A.R.S.S. – Gruppo di acquisto per lo spettacolo solidale, nato a gennaio proprio nell’Ex Cinema Palazzo Occupato di San Lorenzo, con l’intento di creare una rete di cittadini fruitori e produttori di cultura.\r\nE’ possibile prenotarne una quota attraverso il sito www.garss.org.\r\n\r\nIl principio base del Garss è che tutti gli artisti, organizzatori e tecnici siano pagati per il proprio lavoro e percepiscano la stessa paga.\r\n\r\n \r\n
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Da mercoledi 16 a sabato 19 maggio al Nuovo Cinema Palazzo\r\nil pubblico potrà assistere alle prove aperte – dalle 18.00 alle 20.00 – e alle rappresentazioni serali alle 21.30,\r\ndurante le quali verrà rappresentato uno studio delle ultime scene di Ho sete.\r\nDomenica 20 maggio: FESTA DELL’ACQUA \r\nprotagonisti della giornata saranno\r\ni Comitati per l’Acqua, gli artisti di strada, musicisti e i Clowns Anonimi:\r\ninsieme, si esibiranno in molte strade di san Lorenzo\r\ndalle 16 alle 20.00 (ore 21.30 replica di Ho sete)\r\nper convogliare infine al Nuovo Palazzo, in piazza dei Sanniti
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\r\n \r\n\r\n Sinossi di “Ho sete”, lo spettacolo che ci sarà \r\n\r\nUn Vecchio rivela al suo giovane nipote che, un tempo, l’acqua era la risorsa del loro paese.\r\nMa ora il deserto avanza e non si può più continuare a morire.\r\nIl Vecchio esorta il Ragazzo a cercare l’acqua di cui il villaggio ha estremo bisogno.\r\nIl Ragazzo parte e viaggia a lungo: attraversa il deserto e finalmente arriva alla costa, dove molte persone come lui, stremate e piene di speranza, cedono tutti i loro averi a Scafisti senza scrupoli per essere imbarcati e attraversare il mare, oltre il quale – si dice – ci sia il Paese dell’Acqua.\r\nIl viaggio continua sul mare, sotto cieli stellati, sotto il sole cocente, in mezzo a tempeste, fra incubi e canzoni, accompagnati dalla fame e dalla sete, dalla mancanza di intimità, dalla morte dei più fragili…\r\nRaggiunta la terra ferma, Doganieri severissimi controllano i documenti dei profughi, rimandandone indietro molti.\r\nIl Ragazzo, invece, riesce a sfuggire ai controlli, grazie all’aiuto di due ambigui personaggi che lo guidano su un percorso alternativo, promettendogli l’acqua tanto desiderata.\r\n\r\nSinossi delle ultime scene, lo spettacolo che c’è\r\n\r\nUna volta arrivati, il Ragazzo si rende conto che l’acqua è di proprietà della Signora di quel Paese, un’imponente donna-diga: le due guide si rivelano essere i suoi aiutanti.\r\nLa Padrona, in cambio dell’acqua, ricatta il Ragazzo e lo costringe a diventare suo schiavo e lo costringe a chiamare altri assetati.\r\nIl Ragazzo non vuole tradire i propri amici, ma non vuole morire.\r\nLe parole della Padrona e i sospiri dello schiavo creano la Voce che, ormai autonoma, viaggia veloce e fa il giro del mondo.\r\nE se la sete è grande, altrettanto grande il bisogno di speranza di molti, tanti, troppi.\r\nLa Padrona e i suoi assistenti fanno sempre più fatica a controllarli: non fanno in tempo a convertirne uno, che molti altri premono e spingono contro la diga, fino a farlo crollare, annientandone la Padrona e permettendo a tutti di dissetarsi.