Esposte opere di Ligabue, Rosai, Viani, Sironi e tanti altri protagonisti di esperienze artistiche che vanno dall’Espressionismo alla Transavanguardia, all’Arte Povera.
\r\nDal 1 luglio al 9 settembre 2012 le sale del Palazzo Mediceo di Seravezza in Versilia (Lucca), ospitano la mostra “Le avventure della forma. Dall’espressività di Viani, Sironi e Rosai alla realtà allucinata di Ligabue, Transavanguardia e oltre”; ideata e curata da Enrico Dei e da Marco Moretti e organizzata dalla Fondazione Terre Medicee e dal Comune di Seravezza in collaborazione con l’Archivio Opere Lorenzo Viani di Viareggio.\r\n\r\nIl percorso espositivo presenta 75 dipinti e 20 sculture di molti degli artisti italiani più significativi del Novecento e non solo, per la ricerca sul concetto della forma. Figure umane, paesaggi, angoli di città, nature morte, sono i soggetti attraverso i quali si materializzano oltre 100 anni di arte fatta di segni, colori, tele, metallo, visioni. Un tragitto che, dalla scultura “eversiva”ottocentesca di Medardo Rosso, arriva fino ad oggi con artisti del primo e secondo Novecento come Carena, Carrà, Soffici, Viani, Rosai, de Chirico Sironi, Funi, Casorati, Campigli, Conti, Gentilini. In mostra opere di pittori nati negli anni Dieci e Venti come Annigoni, Santini, Lotti, Loffredo, Xavier e Antonio Bueno, e sculture di Andreotti, Boncinelli, Marini, Manzù, Arturo Martini, Quinto Martini, Guidi, Venturi. “Non abbiamo avuto la pretesa di essere esaustivi – spiega Enrico Dei – ma l’idea è quella di documentare l’indagine artistica dedicata alla forma attraverso il lavoro dei grandi maestri accanto ad autori meno noti ma di sicuro interesse espressivo. Una ricerca che ancora oggi prosegue secondo i temi attuali”.\r\n\r\nUn’intera sala della mostra è dedicata al massimo esempio italiano della pittura visionaria, Antonio Ligabue, pittore e scultore, la cui forte espressività ben riflette il senso di questa rassegna. “Si tratta di un artista fuori da tutti gli schemi – aggiunge il curatore – che non si può considerare naif ma dotato di un grande istinto che gli ha permesso di portare avanti la sua personale ricerca della forma, seppur secondo uno schema allucinato”. Dopo Ligabue ecco l’esperienza altrettanto visionaria di Sergio Terzi detto Nerone, che di Ligabue fu autista; artista alcolizzato e infine redento dalla pittura. In mostra opere di Ken Tielkemeier, pittore americano che visse in Italia allievo all’Accademia di Belle Arti di Firenze di Ottone Rosai, la cui opera ancora oggi poco conosciuta anticipa di oltre un ventennio gli assunti neo espressionisti della Transavanguardia, il cui gruppo è rappresentato nel percorso espositivo da opere di Sandro Chia e Mimmo Paladino, mentre l’Arte Povera è presente con Michelangelo Pistoletto. La rassegna si conclude con uno sguardo sulla ricerca contemporanea attraverso i lavori di quattro artisti della generazione Anni Cinquanta tra i protagonisti dell’ultima Biennale di Venezia: lo scultore Franco Mauro Franchi e i pittori Giampaolo Talani, Massimo Vinattieri e Concetta De Pasquale, artista con cui si conclude questo viaggio tra i meandri espressivi dal Novecento fino ad oggi, la quale idealmente stabilisce, con la liquefazione’ dei suoi corpi invisibili, l’ultima frontiera tra la forma e la sua riflessa astrazione.\r\n\r\nLa mostra “Le avventure della forma. Dall’espressività di Viani, Sironi e Rosai alla realtà allucinata di Ligabue, Transavanguardia e oltre”, sarà aperta tutti i giorni dal 1 luglio al 9 settembre 2012, nel Palazzo Mediceo, via del Palazzo 358, Seravezza (Lu), dalle 10 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 24.00. Ingresso: euro 5, ridotto euro 3. Il catalogo è edito da Bandecchi e Vivaldi. Info: tel. 0584.757443, e-mail: info@terremedicee.it www.terremedicee.it\r\n\r\nFonte: ILogo