Martedì 20 marzo al Teatro San Babila (corso Venezia, 2A / ore 21.00 / biglietto a partire da € 15) il cantautore Giovanni Nuti festeggerà quello che sarebbe stato l’81° compleanno della poetessa Alda Merini (scomparsa nel 2009) con un concerto di poesie-canzoni nate dalla loro collaborazione artistica durata 16 anni.\r\nPer info e acquisto biglietti: tel. 02.795469 – 02.76002985 info@teatrosanbabila.it oppure online www.vivaticket.it <https://www.vivaticket.it> .\r\n\r\nLa festa e la celebrazione di Alda Merini (“Sono nata il 21 a primavera…” è l’incipit di una delle sue più famose poesie) coincide con la Giornata Mondiale della Poesia. Giovanni Nuti sarà accompagnato da: Daniele Ferretti, pianoforte – Daniele Davide Parziani, violino – Alberto Melgrati, oboe – Manuel Buda, chitarra. – Fonico di sala: Fausto Dasè – Official audio-light service: Promo Live Europe – Produzione: Sagapò Music.\r\n\r\nGiovanni Nuti spiega così il significato di questa serata: “Alda non c’è più, ma la sua poesia è sempre viva. Come ho già fatto nel 2010 e 2011, anche quest’anno voglio mantenere – nel giorno del suo compleanno – l’appuntamento con i milanesi che hanno amato e amano Alda Merini proponendo una scelta del ‘canzoniere’ che ho realizzato con lei e che abbiamo presentato insieme in tanti concerti”.\r\n\r\nEcco cosa Alda Merini scriveva sulla sua collaborazione con Giovanni Nuti: “La nostra passione artistica è stata vissuta e dispersa tra le mani, spesso non angeliche, di gente che soffriva l’abbinamento di un giovane musicista con un vecchio poeta. Abbiamo sofferto molto, ma la nostra capacità individuale artistica ha superato questo baratro di presunto peccato con un alleluia collettivo cui hanno partecipato tutti. La platea ha sentito straordinariamente la caduta, la colpa e la resurrezione di Alda Merini e Giovanni Nuti e ha capito e approvato un matrimonio artistico con una croce dovuta alla cattiveria e alla stupidità umana. Grazie a Dio, il pubblico ha sempre aiutato gli artisti e li ha sempre benedetti. E’ una chiesa nascosta quella del pubblico, una chiesa di religiosi che battono le mani. Ho sempre combattuto contro la teoria del poeta maledetto: io mi considero una donna fortunata per il dono della scrittura e così Giovanni Nuti per il dono della musica. Abbiamo cantato insieme la nostra gioia francescana di essere stati premiati senza alcun merito”.\r\n\r\nFonte: Parole & Dintorni