Sabato 18 e domenica 19 febbraio, la stagione teatrale del Politeama Pratese prosegue con un esilarante La Cage aux Folles, musical americano, adattamento dell’omonima opera teatrale di Jean Poiret, dal quale è stato tratto il film Il Vizietto, che in questa versione italiana porta la firma di Piparo e vede Massimo Ghini nel ruolo di Albin, che fu interpretato da Michel Serrault, e Cesare Bocci in quelli di Renato, interpretato nel film da Ugo Tognazzi, e Russell Russell in quelli di Jacob. Un cast di 20 artisti sui tacchi a spillo con 6 temibilissime Drag Queen per una commedia dal ritmo incessante che diverte, commuove e sorprende.\r\n\r\nDiventato prima film nel ’78 e poi Musical nel 1983, Il Vizietto ha già vinto diversi Oscar del Musical a Broadway e Londra, è stato già rappresentato in Italia nel 1991 per due stagioni consecutive dalla Compagnia della Rancia per la regia di Saverio Marconi e ora torna in scena prodotto da Peep Arrow in una nuova versione di grande impatto piena di glamour anni ’70, un mix di trasgressione e classicità, rigore e stravaganza.\r\n\r\nIl Vizietto è uno degli spettacoli più amati in tutto il mondo. Racconta di una storia d’Amore (con la a maiuscola), la vicenda di Renato e del suo compagno Albin. I due gestiscono uno sfavillante locale notturno per travestiti a Saint Tropez, dove Albin si esibisce come drag queen con il nome d’arte di “Zazà”. I due, che vivono insieme da oltre 20 anni, hanno cresciuto assieme Laurent, figlio di Renato, nato da una fugace relazione eterosessuale con una ballerina.\r\n\r\nLa tranquilla vita dei due viene però messa a dura prova quando Laurent annuncia di essersi fidanzato con la figlia di un politico reazionario e ultra-conservatore e che, in occasione della visita dei futuri suoceri, desidererebbe che Albin non fosse presente, per non fare cattiva impressione sul futuro suocero. Da qui ha inizio una serie di equivoci comici, che movimentano la vicenda fino a una conclusione a sorpresa.\r\n\r\nIl film di Edouard Molinaro del 1978 è un adattamento cinematografico di una commedia di Jean Poiret messa in scena nel 1973 e replicata per cinque anni consecutivi al Palais Royal di Parigi. Uno dei due protagonisti maschili, l’attore Michel Serrault, conserva il proprio ruolo anche nel film, mentre il personaggio di Jean Poiret viene qui interpretato dal grande Ugo Tognazzi. Si tratta di una furba e accattivante commedia che conta soprattutto sulla bravura di Serrault (nella versione italiana doppiato da Oreste Lionello), straordinario per sottigliezza e sensibilità, e di Tognazzi che dipinge uno strepitoso Renato sempre raffinato e ironico senza mai scadere nella macchietta. Leggero fin che si vuole, è uno dei più importanti film “politici” degli anni ’70. Grande successo internazionale di pubblico: 3 candidature all’Oscar (sceneggiatura, i costumi di Piero Tosi, scenografie), César francese, David di Donatello, Globo d’oro per Serrault. 2 sequel: Il vizietto II (1980) e Matrimonio con vizietto (1985).\r\n\r\nLiberamente rifatto a Hollywood con “Piume di struzzo” (1996), in cui i ruoli di Tognazzi e Serrault sono ricoperti rispettivamente da Robin Williams e Nathan Lane.\r\n\r\nIl musical americano di Jerry Herman e Harvey Fierstein debuttò il 21 agosto del 1983 e chiuse il 12 novembre 1987 dopo 1761 repliche. La regia dello spettacolo fu affidata a Arthur Laurents e le coreografie a Scott Salmon. I protagonisti furono interpretati da Gene Barry e George Hearn. La produzione londinese aprí il 7 maggio 1986 e rimase in scena 8 mesi.\r\n\r\nFra le canzoni più popolari di questa produzione meritano menzione The Best of Times e soprattutto I Am What I Am (sono quello che sono), un inno alla “diversità” divenuto celeberrimo anche fra il grande pubblico grazie all’interpretazione di numerosi cantanti, in primo luogo per la versione disco di Gloria Gaynor, che ha avuto un ottimo successo di pubblico.\r\n\r\n