In rotazione radiofonica “Fine”, il primo singolo estratto dal nuovo album di inediti di Giulio Casale, “Dalla parte del torto” (in uscita il 28 febbraio).\r\nDopo l’intensa attività teatrale e letteraria che ha caratterizzato gli ultimi sette anni della sua carriera, Giulio Casale torna sulla scena musicale con un nuovo progetto discografico in cui fa rivivere la sua anima rock.\r\n\r\n«Mi pare ormai evidente a chiunque che “la crisi” che stiamo attraversando non sia un fatto solo e soltanto economico ma casomai di sistema e, quindi, innanzitutto culturale. – racconta Giulio Casale in merito al primo singolo – Non ci sarà più nessun Pasolini, nessun John Lennon, nessun Marco Ferreri, no Bob Marley o Joyce, quell’epoca-epica è finita. Insieme resta vivo un certo “rampantismo” che rima sempre con egoismo (avidità, brama di potere), che cito nella canzone facendo riferimento a una crisi di coppia (seni nudi e riga nera), emblema di convivenza tra diversi non riuscita, mancata. D’altra parte è pur vero che ogni crisi apre sempre a sviluppi ulteriori e forse siamo semplicemente a un punto di svolta, qualcosa di meglio può ancora venire, per tutti (The times they’re a-changing, aren’t they?). Se poi anche non fosse inviterei comunque l’intero “Primo Mondo” a festeggiare con un rock ‘n’ roll party i suoi ultimi giorni. Ecco il senso, musicale.»\r\n\r\nL’album “Dalla parte del torto”, curato da Marco Tagliola (Baustelle, Vinicio Capossela, Mauro Ermanno Giovanardi), è prodotto da Giovanni Ferrario (P.J. Harvey, John Parish, Morgan, Luci della Centrale Elettrica).\r\n\r\nDopo aver pubblicato quattro dischi di studio e un doppio disco live con gli Estra, gruppo che a partire dagli anni 90 raccoglie largo consenso di pubblico e di critica, nel 2003 Giulio Casale incide “sullo Zero”, documento dal vivo di una serie di concerti-reading tratti da un suo libro di poesie, che segna l’inizio di una nuova fase artistica . Il 13 maggio 2005 viene pubblicato un album in studio, “In fondo al blu”, su etichetta Artes Records/Mescal, che fa da base ad uno spettacolo di teatro-canzone denominato “Illusi d’esistenza”, con la regia di Roberto Citran. Nell’autunno del 2006 riporta in scena a Milano un testo di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, rappresentato nella stagione teatrale 1978/1979, “Polli di Allevamento”: la più provocatoria delle pièces gaberiane, con la quale Giulio sarà in turneè per oltre due anni e verrà premiato per l’interpretazione col Premio Enriquez Speciale Attore del 2007. Sempre nel 2007 viene pubblicato “Dark Angel, i testi di Jeff Buckley”, che Giulio Casale scrive in collaborazione con Luca Moccafighe. Nel 2008 è la volta di “Formidabili quegli anni”: nel corso del quale Giulio Casale alterna alla prosa i momenti musicali-cantati. Nell’autunno del 2008 Giulio Casale debutta come narratore, con un volume di racconti intitolato “Intanto corro”(Garzanti ed.) che vince come opera prima il Premio Letterario Frignano ed è finalista in altre tre occasioni. Dal libro scaturisce uno spettacolo estivo omonimo: reading e teatro-canzone al tempo stesso. Dopo la partecipazione a Che tempo che fa, il 16 novembre 2009 Giulio Casale debutta allo Strehler-Piccolo Teatro di Milano con lo spettacolo “La Canzone di Nanda”, dedicato a Fernanda Pivano, amica di Casale, per la regia di Gabriele Vacis. Già nel 2010 ha luogo la prima di un nuovo spettacolo, “The Beat Goes On”. È l’ideale prosecuzione della “Canzone di Nanda”, un lungo medley di canzoni e poesie, fino ad arrivare ai brani più melodici di Casale e degli Estra.. Durante le festività di Natale 2010 riemergono in pubblico le sue doti di cantautore puro: una nuova canzone dal titolo “La mia realtà” fa da colonna sonora e titoli di coda al film campione d’incassi “La banda dei babbi natale”, con Aldo Giovanni e Giacomo.\r\n\r\nFonte: Parole & Dintorni