Sabato 16 dicembre arrivano a Milano il duo più imprevedibile dell’elettronica: i Modeselektor metteranno a ferro e fuoco il Leoncavallo con un live indimenticabile per presentare l’ultimo album Monkeytown, uscito ad Ottobre per la loro label.\r\n\r\nI Modeselektor hanno un’esperienza profondissima guadagnata sul campo, anno dopo anno: è da subito dopo la caduta del Muro che hanno iniziato a percorrere prima Berlino e poi il resto d’Europa con la loro tech-house creativa, mietendo subito entusiastici consensi. Che fossero inizialmente i rave party illegali (la loro matrice di partenza) o poi ben presto i super-club più prestigiosi, a fare da mattatore c’è sempre stato il loro spirito felicemente iconoclasta: “La nostra musica? Happy metal, hard rap, contry ambient, Russian crunk” – questa la risposta che più si divertono a dare quando gli si chiede di darsi una definizione.\r\n\r\nScoperti inizialmente da Ellen Allien che li mette sotto contratto per la sua etichetta BPItch, amanti delle collaborazioni più eterogenee che vanno dal santone techno-dub Paul St.Hilaire al terrorista digitale Otto Von Schirach passando per i Maximo Park, già da anni possono vantare un endorsement davvero pesante: quello di Thom Yorke, che non smette di citarli fra i suoi gruppi preferiti.\r\n\r\nUna stima, quella di Yorke, dimostrata non solo a parole. Ha voluto essere infatti ospite sia in “Happy Birthday!” (2007, seguito dell’lp d’esordio “Hello Mom!”, uscito nel 2005) che nell’ultimo “Monkeytown”, un lavoro veramente spettacolare che vede tra l’altro collaborazioni anche con Anti Pop Consortium, Apparat, Siriusmo, Busdriver. Sostanzialmente, nelle mani dei Modeselektor l’elettronica torna ad essere scoperta, avventura, sorpresa e al tempo stesso dirompente scarica di adrenalina: lontanissimi dai cliché e dai luoghi comuni, vicini invece al cuore della gente – basti vedere lo strepitoso successo della loro esibizione lo scorso luglio 2011 a M.I.T., all’Auditorium di Roma, quasi interrotta per eccesso di entusiasmo dell’audience (ma portata alla fine a termine tra ovazioni continue).\r\n\r\nFonte: Giulia Elefanti