Stasera al Piccolo Teatro Strehler, andrà in scena il nuovo spettacolo teatrale di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, NON CONTATE SU DI NOI, tratto dall’opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini. I due attori affrontano per la prima volta il palcoscenico del Piccolo, portando in scena uno spettacolo pensato e ispirato alla teatralità di Gaber, da sempre considerato un loro maestro.\r\n\r\n“Forse sarebbe anche stato meglio, ma non avremmo fatto il mestiere che facciamo se un giorno della nostra vita non avessimo incontrato Giorgio Gaber”. Questo hanno dichiarato qualche anno fa Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, intervistati a proposito del grande artista milanese.\r\n\r\nOggi che sono cresciuti abbastanza da prendersi delle colpe anche loro, Luca e Paolo hanno deciso di dedicare a Giorgio Gaber un intero spettacolo.\r\n\r\nUn’incursione nel Teatro – Canzone di Gaber-Luporini, di cui Luca e Paolo ripropongono alcuni pezzi pescati secondo un criterio che non è nè celebrativo nè cronologico, ma semplicemente esistenziale.\r\nMonologhi, canzoni e dialoghi estrapolati dagli spettacoli originali e poi rimontati come tessere di un mosaico: il disegno che viene fuori è quello di una faccia.\r\nLa faccia di Gaber, ma anche la faccia di Luca e Paolo, la faccia di ogni uomo che – quando prende sul serio l’avventura della vita – incontra, scopre, giudica, si commuove, si arrabbia, si innamora, si disamora… e poi continua a cercare. Proprio come ha fatto Gaber.\r\n\r\nMa questo spettacolo è anche un “tradimento”: tra i pezzi noti e meno noti del Teatro – Canzone di Gaber e Luporini, che Luca e Paolo rivisitano con affettuoso rispetto seppure alla loro maniera, sono nascoste anche delle trappole. Pezzi inediti, monologhi e canzoni che non sono di Gaber e Luporini. Testi originali, scritti apposta per questo spettacolo, cercando di imitare – “o più biecamente, di copiare” – lo stile dei maestri.\r\n\r\nSta al pubblico trovare le differenze. Per eventuali indizi, non contate su di noi. La colpa di tutto questo – ricordiamolo – è sempre comunque di Giorgio Gaber. Buon divertimento!\r\n\r\nFonte: Ufficio stampa Goigest