È prevista per gennaio 2012 l’uscita del nuovo disco di inediti di GIULIO CASALE, da oggi nello studio di registrazione “Perpetuum Mobile – La Nave” per lavorare al suo nuovo progetto discografico.\r\n\r\nLa produzione artistica è affidata al produttore Giovanni Ferrario, che ha collaborato con artisti del calibro di P.J. Harvey, John Parish, Morgan, Luci della Centrale Elettrica e tanti altri, mentre il suono viene curato da Marco Tagliola, che ha lavorato alle produzioni di Baustelle, Mauro Ermanno Giovanardi e Capossela.\r\n\r\nIl nuovo album di inediti è il primo di alcuni progetti artistici che GIULIO CASALE realizzerà insieme ad un nuovo gruppo di lavoro.\r\n\r\nDopo aver pubblicato quattro dischi di studio e un doppio disco live con gli Estra, gruppo che a partire dagli anni 90 raccoglie largo consenso di pubblico e di critica, nel 2003 Giulio Casale incide “sullo Zero”, documento dal vivo di una serie di concerti-reading tratti da un suo libro di poesie, che segna l’inizio di una nuova fase artistica . Il 13 maggio 2005 viene pubblicato un album in studio, “IN FONDO AL BLU”, su etichetta Artes Records/Mescal, che fa da base ad uno spettacolo di teatro-canzone denominato “Illusi d’esistenza”, con la regia di Roberto Citran. Nel 2006 esce il libro “Se ci fosse un uomo – gli anni affollati del Signor Gaber” (Arcana Libri), un itinerario tra i pensieri e le parole di Giorgio Gaber. Nell’autunno riporta in scena in teatro a Milano un testo di Giorgio Gaber e Sandro Luporini, rappresentato nella stagione teatrale 1978/1979, “Polli di Allevamento”: forse la più provocatoria delle pièces gaberiane, incentrata sui temi del conformismo, delle nevrosi, delle insicurezze dell’uomo contemporaneo. Dalla scomparsa di Gaber Casale sarà il primo a riproporre per intero un suo spettacolo. La tournée di “Polli di Allevamento” tocca molti teatri italiani e permette a Giulio Casale di vincere il Premio Enriquez Speciale Attore del 2007. Sempre nel 2007 viene pubblicato “Dark Angel, i testi di Jeff Buckley”, che Giulio Casale scrive in collaborazione con Luca Moccafighe. Nel 2008 è la volta di “Formidabili quegli anni”: si tratta di uno spettacolo sul ’68, nel corso del quale Giulio Casale alterna alla prosa i momenti musicali-cantati più significativi dell’epoca. Sfilano così composizioni di Jacques Brel, Fabrizio De André, Luigi Tenco, Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Boris Vian e dello stesso Casale. Nell’autunno del 2008 Giulio Casale debutta come narratore, con un volume di racconti intitolato “Intanto corro”(Garzanti ed.) che vince come opera prima il Premio Letterario Frignano ed è finalista in altre tre occasioni. Dal libro scaturisce uno spettacolo estivo omonimo: reading e teatro-canzone al tempo stesso. Dopo la partecipazione a Che tempo che fa, il 16 novembre 2009 Giulio Casale debutta allo Strehler-Piccolo Teatro di Milano con lo spettacolo “La Canzone di Nanda”, dedicato a Fernanda Pivano, amica di Casale, per la regia di Gabriele Vacis. Lo spettacolo rappresenta un adattamento scenico dei Diari 1917-1973, nel quale si inseriscono i racconti originali che la Pivano fece a Casale negli anni della loro frequentazione, nonché rievocazioni di artisti legati alla beat generation o di maestri di Nanda (come Pavese e Calvino). Già nel 2010 ha luogo la prima di un nuovo spettacolo, “The Beat Goes On”. È l’ideale prosecuzione della “Canzone di Nanda”, un lungo medley di canzoni e poesie e al tempo stesso un viaggio che parte dall’America degli anni ’50 e attraversa le opere di poeti, scrittori e musicisti, passando attraverso differenti generi musicali, fino ad arrivare ai brani più melodici di Casale e degli Estra. A Treviso, il 2 ottobre, si svolge, con data unica, uno spettacolo dedicato a un grande pittore del primo ‘900, Gino Rossi, che passò gran parte della propria vita internato in manicomio. L’evento prende il titolo di “La Vita Altrove” e rappresenta una riflessione, che passa anche attraverso il linguaggio musicale e canoro, sulla solitudine e l’esilio dell’artista, spesso considerato come diverso, se non pazzo. Particolarmente intensa la recitazione in inglese del Kaddish di Allen Ginsberg, una sorta di orazione funebre composta dal poeta beat per la propria madre, che conobbe la depressione e il manicomio. Durante le festività di Natale 2010 riemergono in pubblico le sue doti di cantautore puro: una nuova canzone di Casale dal titolo “La mia realtà” fa da colonna sonora e titoli di coda al film campione d’incassi “La banda dei babbi natale”, con Aldo Giovanni e Giacomo.\r\n\r\nFonte: Parole & Dintorni\r\nFoto: foto di Claudio Del Monte