Incontro con l’autrice e il critico Mauro Carrera giovedì 3 Novembre 2011 Ore 17,00 Libreria Fiaccadori, Strada Duomo 8, Parma.\r\n\r\n”Non è dal dolore che devi guardarti, ma dall’amore che travestito da padre, da madre, da amante busserà alla porta della tua vita. L’amore, ricorda, è la fonte di ogni pazzia, e il bisogno d’amore sarà il tuo quotidiano nemico”.\r\n\r\n“Gloria ha tredici anni, lunghi capelli rossi e una pelle bianca come il latte. Frequenta una scuola privata e vive in un attico nel centro di Milano. Ha un padre di successo, una madre giovane e gentile: ma l’invidiabile facciata nasconde una realtà ben diversa, fatta di violenze, tradimenti e cinismo, di perbenismo conformista, di un vuoto interiore che la ricchezza non può certo colmare. E proprio lei, la giovanissima Gloria, sarà la vittima attorno alla quale l’egoismo e la crudeltà degli adulti giocheranno una partita perversa. Abusando del suo bisogno d’amore, tenteranno di spezzarne la volontà e persino la capacità di immaginare un futuro migliore e finalmente suo. Ma se i segni di lividi e ferite sono duri a guarire, Gloria crescerà coltivando il proprio sogno, e seppure combattuta e spesso a un passo dal baratro, sarà capace di scegliere la strada da percorrere. Quella che comincia sul binario 7 della stazione di Milano.”\r\n\r\nIntorno a Gloria ruotano personaggi che segneranno, per sempre, la sua esistenza. Elisa, la madre, troppo fragile per affrontare le violenze del marito tenta il suicidio e viene ricoverata in una clinica psichiatrica, per rifugiarsi poi nell’abuso di psicofarmaci, arrivando a barattare sua figlia in nome della propria sopravvivenza. Guido, suo padre, accetta il baratto. La violenza fisica e psicologica diventano, per Gloria, regole quotidiane. Trascorrono così gli anni bui della sua prima adolescenza fatti di solitudine, paura e incomunicabilità. Ma, in segreto, Gloria continua a coltivare il suo sogno: diventare una fotografa e fuggire lontano da quella casa. Un sogno prima infantile e poi maturo capace di farle affrontare il padre e la madre e di spezzare il cerchio della violenza domestica. Uno spaccato di vita familiare in cui si contrappongono l’asservimento dei genitori alle logiche del potere-affettivo sia intimo che economico e il bisogno d’amore della figlia adolescente. Chiusa e silenziosa Gloria si rifugia nell’intimità dei suoi sogni, trasformandoli negli anni in progetti e azioni. E sarà proprio la sua determinazione che riuscirà a salvarla.\r\n\r\nErika Rigamonti è nata a Parma nel 1971. Dopo la Laurea in Giurisprudenza si è trasferita a Milano, dove svolge l’attività di buyer. Nel 2004 ha vinto, con un racconto, il concorso letterario Ecografie. E’ del 2006 il suo primo romanzo Guardami sto ballando per te, Azimut. Ha poi collaborato con riviste e siti pubblicando racconti brevi. Dal 2009 è responsabile dei progetti di sviluppo sostenibile della Ong “Ensemble pour Grandir – La Maison de la Joie” (Benin -Africa Occidentale) a cui sono devoluti i diritti d’autore del romanzo Binario 7.\r\n\r\nFonte: Ufficio Stampa Binario 7