Domenica 9 ottobre, alle ore 16.30, presso il Salone affrescato di Villa La Magia a Quarrata (Pt), sarà presentato il volume Daniel Buren, edito dagli Ori, a cura di David Palterer. Ne parleranno Wlodeck Goldkorn, scrittore, giornalista responsabile culturale dell’Espresso e il curatore del libro. Sarà presente l’artista.\r\n\r\nLa pubblicazione nasce in occasione del recente lavoro, inaugurato lo scorso 14 maggio, Muri Fontane a 3 colori per un esagono, una grande fontana monumentale, ideata dall’artista francese per il parco di Villa La Magia. L’opera è stata voluta dal Comune di Quarrata e dal suo sindaco Sabrina Sergio Gori, finanziata interamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, che ha scelto di donare l’opera al Comune per arricchire il parco museo di villa La Magia. L’opera, collocata in uno dei prati all’esterno della Villa, evoca un ‘luogo d’acqua’, un vero ninfeo contemporaneo dalla pianta esagonale, composto da lastre di marmo di Carrara, sei muri, ‘cascate d’acqua’, segnate dalle consuete strisce verticali bianche alternate con i colori primari: rosso, giallo e blu.\r\n\r\nIl volume non solo documenta la realizzazione della fontana-scultura, ma vuole essere una testimonianza deldoppio filo che lega Daniel Buren al territorio pistoiese e alla Toscana, rapporto ‘annodato’ grazie a Giuliano Gori; il legame dell’artista con la Toscana è consolidato nel tempo, infatti l’artista ha lasciato opere che testimoniano il connubio perfetto tra arte e spazio che si sviluppa nel suo particolare modo di lavorare in situ. Nel libro sono presenti saggi di Giuliano Gori e David Palterer, oltre alle prefazioni istituzionali di Sabrina Sergio Gori e Ivano Paci. Il volume propone inoltre un importante testo/manifesto dello stesso Buren, pubblicato nel 1970 sulla rivista d’arte inglese Studio International. Correda la pubblicazione un ampio apparato fotografico realizzato da Carlo Cantini cherivela la sua sensibilità interpretativa.\r\n\r\nGiuliano Gori, che ospita nella sua collezione alla Fattoria di Celle una delle più importanti cabane eclatée di Buren, con il suo testo inquadra la nuova opera dell’artista alla Magia in rapporto ad altri lavori nella provincia di Pistoia, con spunti di confronto con alcune tra le più significative opere realizzate in oltre quarant’anni di attività.\r\n\r\nDavid Palterer, in due saggi distinti, rilegge il lavoro di Daniel Buren da due diversi punti di vista. Nel primo, L’acqua sta alla fonte come la fontana al giardino, fa un excursus storico sul tema della “fonte” e della “sorgente”, che Buren, in quest’opera a La Magia, interpreta nella sua accezione metaforica.\r\n\r\nIl secondo saggio, Un rabdomante dell’arte, titolo che ha un’intenzionale assonanza con l’acqua, indaga la personale ricerca artistica di Buren che, a partire dagli anni’ 60, si confronta sempre di più con il mondo dell’architettura, in un intreccio fra le due arti che vede, nello stesso periodo storico, artisti come Buren trovare nei concetti dell’architettura la loro più alta espressione artistica, e architetti come i Radicals, invadere con le proprie azioni i luoghi più tipici del mondo dell’arte.\r\n\r\nCompleta il libro una schedatura delle opere di Daniel Buren nella provincia di Pistoia, che sono, in numero e impegno, relativamente consistenti in confronto ai suoi lavori nel resto della Toscana, una regione dove l’Arte Ambientata e Ambientale emerge ormai come fenomeno consolidato e diffuso sull’intero territorio, grazie alla presenza di numerosi parchi d’arte contemporanea e di manifestazioni dedicate a questo tema.\r\n\r\n \r\n\r\nInaugurato ufficialmente a giugno 2005, il centro di Villa La Magia, una delle più affascinanti ville rinascimentali della Toscana, nasce da un’idea dell’attuale Sindaco di Quarrata, Sabrina Sergio Gori, dopo che nel 2000 il Comune ha acquistato l’intero complesso con l’intenzione di conferirgli un carattere culturale distintivo e di riferimento, nell’ottica di riqualificare il territorio e il patrimonio storico locale.\r\n\r\nIl progetto del centro consiste da una parte nell’attività espositiva e dall’altra nella realizzazione di un parco-museo Genius loci – Lo Spirito del Luogo, con opere create appositamente. Tra le opere che fanno parte della collezione delparco, curata fino alla scorsa edizione da Katalin Mollek Burmaister, troviamo: Micat in vertice di Fabrizio Corneli, installazione di luce e ombra sulla facciata della Limonaia di Levante; Bruciaprofumi, due grandi sculture in terracotta, e La Fabbrica della memoria, un’opera che richiama la forma dell’ellisse del cervello, vicino al lago, di Anne e Patrick Poirier; Ascolta il flauto di canna di Marco Bagnoli; Giardino rovesciato dell’artista Nagasawa, un giardino in muratura realizzato nello spazio esterno che affianca la Tinaia di Levante e infine, ultima opera installata nel 2009 nel cortile della Villa, un’installazione neon di Maurizio Nannucci composta da quattro testi luminosi – wherever color undermines aesthetic pleasure nel colore rosso, whenever art displaces common perspectives nel colore blu, wherever light releases time from darkness nel colore giallo, whenever sound creates a total visual field nel colore verde – che seguono il perimetro alto delle facciate interne e sottolineano il confine tra architettura e cielo.\r\n\r\nGrazie alla sua attività, Villa La Magia è riconosciuta dalla Regione Toscana come progetto d’importanza regionale per l’arte contemporanea.\r\n\r\nFonte: Davis & Franceschini