Giovedì 6 ottobre alle ore 18.30 a Villa Doria Pamphili si terrà la cerimonia di premiazione della 3a edizione del Premio De Sanctis. per la Saggistica. “ Il Premio intestato al mio avo era nato tre anni fa come una scommessa – dichiara Francesco De Sanctis, presidente della Fondazione – tesa a colmare una lacuna della nostra società letteraria. Oggi posso dire che la scommessa è vinta: i saggi che la giuria ha premiato, ieri e oggi, scrivono un nuovo capitolo in direzione di quella ricerca di verità e bellezza, tanto cara a Francesco De Sanctis.”\r\n\r\nIl Premio De Sanctis per la saggistica è stato attribuito a Pietro Citati per il libro Leopardi (Mondadori). “Le pagine su Adelaide e Monaldo – dice Giorgio Ficara, presidente della giuria – e sul mondo fantastico del piccolo Giacomo, sono le più belle che mai siano state scritte sull’argomento. Le annotazioni sull’ amor di sogno tra Giacomo e il fratello Carlo, sono acutissime. Anche a Napoli, agli anni della Palinodia e dei Nuovi credenti, Citati dedica pagine preziose: viene a capo di un altro Leopardi, del tutto sfuggente e del tutto nuovo rispetto al lirico di prima e descrive la sua ira e la sua dolcezza umana, il suo no all’orgoglio dei filosofi napoletani e il suo sì all’umile vita delle formiche, dei fiori, degli uomini: quella vita che in lui si era “concentrata” nel sorriso, dirà De Sanctis.”\r\n\r\nIl Premio Speciale della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’Unità d’Italia va Massimo Onofri per L’epopea infranta – Retorica e antiretorica per Garibaldi (Medusa Editore). “Nessun altro personaggio del Risorgimento italiano ha avuto, come sappiamo, il carisma di Garibaldi; nessuno ha alimentato una leggenda che ha coinvolto sia l’Europa che l’America. È in questo tessuto magnetico di voci e di ambivalenze sentimentali e politiche che è intervenuto Onofri, da critico letterario, con grande maestria, con la sua competenza e il suo orecchio per la musica dei testi. Ambivalente nei confronti del mito di Garibaldi è anche l’autore di questo saggio, straordinariamente vivace e sintetico: ambivalente come sono sempre stati e sono tuttora gli italiani nei confronti del loro grande eroe risorgimentale.”\r\n\r\nIl Premio per la Critica militante va a Enzo Golino per Madame Storia & Lady Scrittura (Le Lettere).\r\n\r\n“Enzo Golino è l’esempio di un critico militante e giornalista culturale che, pur facendo solo il suo mestiere, ha saputo essere un vero e proprio studioso, filologo e critico del presente. Nei suoi saggi e nelle sue cronache culturali, Golino ha letto l’ultimo mezzo secolo come la storia di ciò che gli intellettuali e gli scrittori italiani hanno vissuto, espresso, progettato e capito di se stessi, del proprio paese e del mondo.\r\n\r\nIl Premio per il Saggio breve va a Silvio Perrella per l’introduzione al libro di Umberto Saba, Scorciatoie e raccontini (Einaudi). “ Nella sua introduzione, Silvio Perrella, ha dato una sua interpretazione della prosa breve italiana del 900 disegnando una vera e propria costellazione di testi stilisticamente affini. Ha inoltre, e proprio in questa occasione, restituito in forma definitiva, al lettore un libro di Saba poco frequentato composto esso stesso di prose e saggi brevi collocandoli per la loro importanza accanto alla maggiore opera poetica del loro autore.”\r\n\r\nLa giuria del Premio De Sanctis è composta da Giorgio Ficara (presidente), Alfonso Berardinelli, Antonio Debenedetti, Alain Elkann, Nadia Fusini, Louis Godart, Raffaele La Capria, Giacomo Marramao, Jacqueline Risset, Vera Slepoj, Claudio Strinati.\r\n\r\nPremiazione\r\n\r\nRoma, Villa Doria Pamphili, 6 ottobre 2011 ore 18.30, modera Alain Elkann\r\n\r\nLa cerimonia di premiazione è su invito\r\n\r\n \r\n\r\nFondazione De Sanctis