Mettere insieme tutte e 63 le magnifiche opere di Caravaggio, sparse nel mondo, in un’unica mostra è il sogno irrealizzabile di molti curatori. Sarebbe probabilmente la più grande mostra mai realizzata nella millenaria storia dell’arte. Ma niente è impossibile per le nuove tecnologie. E così, da oggi e per quasi due mesi, sarà possibile visitare “La mostra impossibile di Caravaggio”, realizzata dalla Rai (Rai Trade), nella Fortezza Medicea di Seravezza, che apre oggi, venerdì 23 settembre, i battenti. ( la mostra resterà aperta sino al 6 novembre). Si potranno così ammirare 63 riproduzioni digitali ad altissima definizione ed in formato reale dei capolavori del Caravaggio conservati nei musei di tutto il mondo.\r\n\r\n“La mostra impossibile sul Caravaggio è, nella sostanza, una manifestazione che ha lo scopo di incoraggiare gli appassionati d’arte verso la conoscenza degli originali – spiega il critico d’arte Claudio Strinati – Sembra un paradosso, per una mostra fatta di riproduzioni e filmati, ma il senso deve essere appunto questo: siamo in una società che ha assoluto bisogno di “riproduzioni” di ogni tipo, che si nutre di surrogati di ogni genere, e che cerca poi, nei suoi livelli più alti, il contatto rinnovato con tutto ciò che appaia vero e naturale, avendo la necessità di far arrivare le comunicazioni attraverso i grandi mezzi di diffusione di massa”.\r\n\r\nL’esposizione, che fa parte delle iniziative del Festival della Salute (29 settembre – 2 ottobre a Viareggio) è completata dall’allestimento di diverse installazioni audiovisive, di notevole impatto didattico. È possibile assistere alla proiezione di film e documentari dedicati alla vita e all’opera di Michelangelo Merisi. È possibile vedere lo sceneggiato in sei puntate prodotto di recente dalla Rai e la registrazione dello spettacolo teatrale che Dario Fo ha messo in scena appositamente per questa “mostra impossibile”. Si può inoltre ascoltare, in una sala opportunamente allestita, la musica “dipinta” dal Caravaggio in tre celebri opere (La fuga in Egitto, L’amore vincitore e il Suonatore di liuto). Numerosi pannelli illustrativi delle opere e delle vicissitudini dell’artista, con testi tratti dalle cronache del tempo, aiutano il visitatore a contestualizzare l’opera del pittore. L’idea delle “mostre impossibili” nasce dalla considerazione che, nell’epoca della riproducibilità digitale dell’opera d’arte, la riproduzione dev’essere tutelata e valorizzata quanto l’originale: una diffusione di massa delle opere d’arte, garantita dalle riproduzioni, risponde a un’istanza di democrazia culturale formulata da Walter Benjamin e André Malraux. La mostra è aperta ogni giorno dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 14 fino alle ore 19. l’ingresso costa 5 euro, per i ragazzi (fino a 18 anni) 3. per maggiori informazioni e prenotazioni www.festivaldellasalute.com\r\n\r\n \r\n\r\nFonte: Ufficio Stampa Festival della Salute\r\n\r\nAndrea Guermandi