Dal 20 al 22 luglio 2001 a Genova si svolge il vertice G8. In una città blindata 300.000 persone partecipano alle manifestazioni contro il vertice. Due giorni di scontri, 200 arrestati, 1000 feriti e 1 manifestante ucciso. Sede del Genoa Social Forum, il coordinamento delle oltre 1000 associazioni promotrici del controvertice, è la scuola Diaz. Il 21 luglio, a manifestazioni concluse, la polizia individua in questa scuola il covo dei black block, ritenuti responsabili delle devastazioni e saccheggi durante le giornate del G8.\r\n\r\nPresentazione del cofanetto e incontro con il regista Carlo A. Bachshmidt\r\nMartedì 20 settembre alle ore 19.00\r\n\r\nFANDANGO INCONTRO Via dei Prefetti, 22 – Roma\r\n\r\nBLACK BLOCK è stato presentato in Concorso nella Sezione Controcampo e ha ottenuto una menzione speciale alla 68ª edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia\r\n\r\nIL FILM – Black Block. Lena e Niels arrivano da Amburgo, Chabi da Saragozza, Mina da Parigi, Dan da Londra, Michael da Nizza, Muli da Berlino. Sette storie diverse, accumunate dall’aver condiviso la protesta del G8 di Genova nel 2001 e dal trauma che quei giorni hanno impresso nell’intimo di ciascuno di loro. Carlo A. Bachschmidt, responsabile della segreteria del Genoa Legal Forum, in questo documentario racconta le loro vite. I motivi che li hanno spinti a impegnarsi in politica, la partecipazione alle giornate di luglio 2001, le violenze subite, il rientro a casa, la scelta di ritornare a Genova per testimoniare ai processi costituendosi parte civile e le valutazioni sulle sentenze emesse dopo lunghi anni di attesa.\r\n\r\nLa loro vita quel giorno è cambiata, ma i loro ideali sono rimasti gli stessi di allora.\r\n\r\n“Sono successe così tante cose nella mia vita, e Genova è stata un’esperienza così forte, così intensa, che mi ha profondamente segnato, e se c’è una cosa che la polizia non è riuscita a ottenere, è il farmi mollare tutto. Si può dire che abbiano ottenuto il contrario. Io non posso né voglio ritirarmi e condurre una vita borghese. Non ne ho alcuna voglia. Magari non sono più in prima linea in tante manifestazioni. Però quello che voglio fare, continuo a farlo e continuerò a farlo. E quindi dentro quella scuola non ce l’hanno fatta a rompere questa cosa dentro di me.” (Muli)\r\n\r\nCONTENUTI SPECIALI. Un secondo documentario di 47 minuti, La provvista, che ricostruisce il blitz alle due scuole Diaz e le fasi più rilevanti del processo, attraverso l’intervista ai due avvocati di parte civile, Laura Tartarini e Emanuele Tambuscio.\r\n\r\n“In Black block ho voluto ripercorrere dieci anni di storia, dal 2001 fino a oggi, attraverso un racconto corale, sette interviste ad alcune delle parti offese costituitesi al processo Diaz e Bolzaneto. La stanza in cui si svolgono le interviste è il luogo “astratto” che meglio rappresenta lo stato d’animo di ciascun protagonista. Un elemento scenografico a sottolineare la diversità delle sette storie. Il luogo del racconto è la città di Genova. Le riprese esterne restituiscono un’altra immagine della città. Il ritorno, i processi, gli amici hanno permesso di riconquistare le strade, la fiducia in sé stessi, una ragione in più per continuare a lottare.” (Carlo A. Bachschmidt)\r\n\r\nIL LIBRO – BLACK BLOCK – La costruzione del nemico a cura di Carlo A. Bachschmidt. La narrazione veloce e precisa delle tappe più significative del G8. L’individuazione del nemico, con la creazione mediatica dei black block, la repressione preventiva e una nuova strategia nella gestione dell’ordine pubblico durante le manifestazioni. Infine una cronologia che raccoglie gli eventi più significativi di questi ultimi anni, dalla nascita del movimento di Seattle fino alle sentenze in appello dei maggiori processi sui fatti di Genova 2001. Con testi di Carlo A. Bachschmidt, Donatella Della Porta, Laura Fazio, Chabi Nogueras, Salvatore Palidda, Livio Pepino, Mina Zapatero.\r\n\r\nI protagonisti del “conciliabolo”, ben consapevoli che le molotov non provenivano dall’interno della scuola, decisero che tali ordigni potevano essere utilizzati come […] elemento decisivo per poter procedere all’arresto di tutti i presenti con l’accusa associativa finalizzata alla devastazione e al saccheggio. (Dalla sentenza di appello al processo Diaz)\r\n\r\nL’AUTORE. Carlo A. Bachschmidt, nato a Genova, architetto, dopo l’esperienza professionale nello studio “Renzo Piano Building Workshop”, inizia la sua attività di ideazione e organizzazione di eventi culturali presso Palazzo Ducale. Dal 1994 si specializza nell’ambito della comunicazione sociale e dal 1998 cura campagne di sensibilizzazione e informazione, rivolte soprattutto ai giovani, attraverso il gruppo informale “Progettazione Comunicazione Eventi”. Lavorando in rete, acquisisce inoltre competenze rispetto ai processi partecipativi, in particolare nella costituzione di coordinamenti locali e/o nazionali. Nel 2001 partecipa all’organizzazione del Genoa Social Forum, il coordinamento del contro G8/Genova, e successivamente diviene il consulente tecnico responsabile del Genoa Legal Forum per l’analisi e l’archiviazione di tutto il materiale video fotografico relativo alle giornate di luglio 2001. Presenta sei consulenze tecniche (video) acquisite durante i processi G8 ed è responsabile del sito processig8.org. Dal 2003 cura la produzione di video indipendenti e collabora con i media nazionali nella ricerca e analisi della documentazione relativa al G8/Genova. Nel 2004 si specializza in “Architettura per lo Spettacolo”, e l’anno successivo in “Progettazione e Comunicazione Eventi”, presso la Facoltà di Architettura di Genova. Nel 2010 realizza il cortometraggio “Janua”, selezionato tra i finalisti del Concorso OBIETTIVO LIGURIA del 14° GENOVA FILM FESTIVAL (2011).\r\n\r\nFonte: Ufficio Stampa Fandango Libri