Secondo il WWF la lotta al traffico illecito dei rifiuti contribuirebbe agli scopi della stessa manovra economica: far rientrare i soldi nelle casse dello Stato\r\n\r\n“La prevista abrogazione del sistema SISTRI nell’ultima manovra genera uno stato di confusione tra gli operatori in un settore così delicato come quello della gestione dei rifiuti. Questo non fa che scoraggiare gli onesti, favorire i furbi e prosperare la malavita. Il modello di gestione dei rifiuti, infatti, deve essere chiaro e condiviso ad ogni livello istituzionale. Chi intende intorbidirlo o non è consapevole delle conseguenze o, invece, ancor più grave, ne è perfettamente a conoscenza”.\r\n\r\nCosì il WWF Italia commenta in una nota l’abolizione del Sistri prevista dalla manovra economica del Governo. “Vogliamo ricordare che ogni anno in Italia ‘spariscono’ oltre 30 milioni di tonnellate di rifiuti, con un giro di affari di diversi miliardi di euro. L’interesse del Governo dovrebbe essere quello di operare un serio contrasto a questa attività illegale non solo per non pagare un domani le spese necessarie per riparare i danni all’ambiente, ma perchè la lotta al traffico illecito dei rifiuti produrrebbe un importante flusso di entrate nelle casse dello Stato e contribuirebbe già oggi agli scopi della manovra economica in discussione. Crediamo – conclude il WWF – che la sede istituzionale per decidere le politiche sui rifiuti sia il Ministero dell’Ambiente e riteniamo corretto che il Ministro rivendichi le proprie competenze, anche alla luce del fatto che questo dicastero è stato il più vessato dalle ultime manovre. Occorre, invece, riportare la tutela dell’ambiente al centro delle politiche nazionali e non farlo diventare merce di scambio elettorale”.\r\n\r\nFonte: WWF