Torre del Lago ha conservato vivo l’affetto per Giacomo Puccini che elesse la ridente cittadina della Versilia a sua dimora. Proprio a Torre del Lago dove visse 30 anni Puccini dipinse la maggior parte dei suoi grandi affreschi musicali che ogni anno vanno in scena nel Grande Teatro all’Aperto a cui il Lago di Massaciuccoli fa da quinta naturale\r\n\r\nSpeciale omaggio al Giappone con una Madama Butterfly filologica e interessanti eventi espositivi dedicati alla cultura del Sol Levante.\r\n\r\nIn scena- prima assoluta italiana – anche Madame Butterfly nella versione in prosa di David Belasco\r\n\r\nIl cartellone del Festival Puccini 2011 propone tre dei capolavori del maestro toscano:\r\n\r\nLa Bohème, Turandot e Madama Butterfly .\r\n\r\nTorre del Lago Puccini è legata indissolubilmente alla figura di Giacomo Puccini. Quando il Maestro scoprì Torre del Lago, restandone ammaliato, la descrisse con queste parole: “gaudio supremo…… paradiso… eden….”allora era un piccolo paese con centoventi abitanti e dodici case, oggi, dopo un secolo, Torre del Lago Puccini è ancora un luogo di incomparabile bellezza, meta ambita, ogni anno per gli appassionati di musica lirica e per i turisti che desiderano visitare i luoghi del compositore. A pochi passi dalla Villa Mausoleo, dove il maestro Giacomo Puccini visse e lavorò e dove, adesso, in una piccola sala trasformata in cappella sono custodite le sue spoglie, sorge infatti il Gran Teatro all’aperto che con lo sfondo suggestivo del Lago di Massaciuccoli è lo scenario naturale degli allestimenti delle opere pucciniane.\r\n\r\nNato nel 1930 il Festival Puccini è l’unico Festival al mondo che celebra il grande compositore toscano e che nei suoi oltre 80 anni di storia ha ospitato i nomi più illustri ed acclamati della lirica mondiale\r\n\r\nNel Grande Teatro all’Aperto, immerso in una natura lacustre dal fascino straordinario, ogni anno le più grandi stelle della lirica interpretano le musiche immortali di Giacomo Puccini, permettendo agli oltre 40.000 spettatori di fruire, insieme alla rappresentazione lirica, anche del suggestivo ambiente naturale circostante.\r\n\r\nGrazie alla felice posizione geografica Torre del Lago Puccini nel comune di Viareggio, è la base ideale per escursioni anche verso le famose città d’arte della Toscana: Pisa, Firenze, Siena, Arezzo e Lucca, città natale del maestro che dista da Viareggio solo 20 Km e dove è possibile compiere un interessante viaggio alla scoperta di numerosi luoghi pucciniani.\r\n\r\nLA BOHÈME Musica di GIACOMO PUCCINI 22-30 luglio- 12-20-27 agosto\r\n\r\nsarà nel 2011 il titolo guida del cartellone del Festival Puccini, nel colorato e suggestivo nuovo allestimento (coproduzione con Hong Kong Opera House ) per la regia di Maurizio Di Mattia. La Parigi raccontata nel romanzo di Henry Murger “Scenes de la vie de Bohème” a cui Puccini e i librettisti dell’opera si ispirarono per la scrittura di uno dei capolavori assoluti del melodramma italiano sarà simboleggiata da una gigantesca Tour Eiffel che dominerà la scena di Maurizio Varamo dell’allestimento proposto nelle 5 serate sul grande palcoscenico in riva al lago Massaciuccoli. Quella stessa Tour Eiffel che nel luglio del 1900 aveva stupito il maestro Puccini, che da Parigi così scriveva “Ti scrivo – che mi par di toccare il cielo con un dito! – dall’alto della Torre Eiffel. La quale, cospetto!!, ha un solo mancamento…quello di non essere a Torre del Lago!!!” e contagiato dal mythe de Paris scriveva “ci si vive splendidamente… ho una voglia matta di trattenermici”.\r\n\r\nNel ruolo di Mimì, con i costumi firmati da Anna Biagiotti, si alterneranno Donata D’Annunzio Lombardi ((22-30 luglio/ 27 agosto) beniamina del pubblico del Festival Puccini che l’ha già applaudita nei ruoli di Musetta, Liù e Cio Cio San e che la troverà per la prima volta protagonista nei panni della povera Mimi, insieme a Serena Farnocchia (12-20 agosto). Nel ruolo di Rodolfo si alterneranno Aquiles Machado(22-30 luglio e 12 agosto) e Leonardo Caimi (20 e 27 agosto)\r\n\r\nNegli altri ruoli troviamo Musetta Anna Maria Dell’Oste(22-30 luglio/12 agosto)/Alida Berti (20-27 agosto) Marcello Luca Salsi (22-30 luglio) /Marzio Giossi (12-20-27 agosto) Schaunard Roberto Accurso (22-30 luglio) /Giovanni Guagliardo (12-20-27 agosto), Colline Alessandro Guerzoni. Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Festival Puccini si alterneranno Alberto Veronesi, (22-30 luglio/12 agosto) direttore artistico e musicale della rassegna pucciniana di Torre del Lago e Mauro Roveri (20-27 agosto)\r\n\r\nTURANDOT Musica di GIACOMO PUCCINI 23-29 luglio- 7-13-26 agosto\r\n\r\nL’incompiuta pucciniana- la prima scaligera fu eseguita così come il Maestro l’aveva lasciata prima di morire nel 1924, mancavano al compimento 36 pagine di partitura, il duetto e il finale completato poi da Franco Alfano – andrà in scena nella ripresa del fortunato allestimento kolossal di Ezio Frigerio per la regia di Maurizio Scaparro e i costumi di Franca Squarciapino . Un cast straordinario per Turandot che vedrà interpreti dei tre enigmi nel ruolo del titolo Antonia Cifrone, al debutto nel ruolo (23-29 luglio/7 agosto), Giovanna Casolla (26 agosto) una delle più grandi interpreti del ruolo della gelida Principessa e la giovane Nila Masala (13 agosto). Nel ruolo di Calaf si alterneranno Piero Giuliacci (23 29 luglio) /Kyu Sung Park (7-13-26 agosto) mentre nel ruolo della giovane schiava Liù troveremo Serena Farnocchia (23 luglio)/Satomi Ogawa (29luglio-7 agosto) /Mimma Briganti (13-26 agosto) ; Timur Carlo Colombara (23-29 luglio) /Enrico Iori (7-13-26 agosto) mentre Ping è Bruno Praticò.\r\n\r\nSul podio dell’Orchestra e del Coro del Festival Puccini il gradito ritorno della bacchetta di Keri Lynn Wilson (23-29 luglio/7 agosto) /a cui si alternerà Giampaolo Mazzoli (13-26 agosto) anche direttore dell’Istituto Muiscale Boccherini di Lucca.\r\n\r\nMADAMA BUTTERFLY Musica di GIACOMO PUCCINI 6-11-18 agosto\r\n\r\nLa geniale intuizione del Maestro Puccini e Madama Butterfly consentono alla Fondazione Festival Pucciniano di mantenere sempre vivo lo scambio culturale e artistico con il Giappone, a cui il Festival Puccini farà uno speciale Omaggio durante la Stagione 2011 anche in segno di amicizia e solidarietà per gli effetti del tragico sisma dello scorso inverno.\r\n\r\nUno speciale omaggio al Giappone nell’occasione delle rappresentazioni dell’allestimento, tutto giapponese, di Madama Butterfly, grazie alla collaborazione con l’NPO di Tokyo(Opera del Popolo giapponese ) che ha affidato al baritono Takao Okamura la regia di uno spettacolo che si annuncia di assoluto interesse artistico per la fedeltà con cui il regista rappresenterà tradizioni e costumi del Paese del Sol Levante.\r\n\r\nUna coproduzione resa possibile anche grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo diretto da Umberto Donati che ha favorito la realizzazione di questa coproduzione in un più ampio progetto che ha visto proprio a Tokyo un importante Symposio dal titolo Madama Butterfly e la cultura giapponese a cui hanno preso parte illustri musicologi giapponesi ed internazionali per indagare la straordinaria bellezza di questa partitura con cui Puccini riuscì a rappresentare un popolo ed una cultura senza averli mai conosciuti.\r\n\r\nOgni rappresentazione dell’opera in Giappone fa registrare sempre il tutto esaurito, le melodie di Madama Butterfly si ascoltano negli ascensori e sulle scale mobili o nelle canzoni popolari sin dagli anni trenta. Ma, come il maestro Puccini sia riuscito a così ben rappresentare cultura e tradizioni di un Paese che non aveva mai visitato è per i giapponesi, ancora oggi, motivo di grande curiosità e soprattutto di indagine, oltre che di orgoglio.\r\n\r\nL’allestimento che propone il cartellone del Festival Puccini di Torre del Lago, interamente realizzato in Giappone , scene di Naoji Kawaguci si caratterizza per la “rilettura del libretto” in chiave filologica; il regista Takao Okamura pone un’attenzione meticolosa ai dettagli legati alla tradizione e al costume del Giappone . Una fedeltà alla tradizione giapponese che ritroveremo negli splendidi costumi dello stilista Yasuhiro CIJI il più famoso creatore contemporaneo di kimono di cui sarà allestita durante il Festival 2011 (6 -27 agosto) negli spazi del Teatro una straordinaria Mostra KIMONO COLLECTION che farà conoscere al pubblico internazionale del Festival Puccini la straordinaria collezione di Yasuhiro CIJI del tradizionale costume giapponese, oggi custodita nel Museo di Kyoto.\r\n\r\nAltro elemento distintivo di questo speciale allestimento della commovente storia della geisha è rappresentato dall’interpretazione: nei ruoli giapponesi troveremo solo interpreti giapponesi Cio- Cio -San Sakiko Ninomiya; Suzuki Kimiko Suehiro Goro Jun Takahashi ; mentre nei ruoli occidentali troveremo F.B. Pinkerton Marcello Bedoni; Sharpless Sergio Bologna; Kate Pinkerton Alessandra Meozzi. Al debutto in questo titolo a Torre del Lago, alla testa di Orchestra e Coro del Festival Puccini il direttore Valerio Galli, il primo direttore viareggino protagonista sul podio del tempio della musica dedicato a Giacomo Puccini . L’omaggio al Giappone\r\n\r\nALTRA NOVITA’ DI ASSOLUTO INTERESSE ARTISTICO E MUSICOLOGICO del cartellone 2011 del Festival Puccini di Torre del Lago è la proposta della versione in PROSA della Madame Butterfly di David Belasco (16-17 19 agosto)\r\n“Leggila e fammi sapere che ne pensi. Io sono completamente incantato dalla storia” scriveva Giacomo Puccini al suo librettista Luigi Illica nel trasmettergli la traduzione del racconto di John Luter Long Madama Butterfly dopo aver assistito a Londra alla rappresentazione del dramma di David Belasco\r\n\r\nNell’estate del 1900, Puccini che era a Londra per le prove di Tosca al Covent Garden, su consiglio dell’impresario Francis Nielsen, assistette al Duke’s of York Theatre (per ben tre volte) alla messa in scena londinese di Madame Butterfly di David Belasco (un successo già consacrato dalle precedenti 24 repliche all’Herald Square Theatre di New York). Nonostante l’incapacità, per la scarsa conoscenza dell’inglese, di seguirne appieno il testo – ne rimase profondamente impressionato, lo “capì” e se ne entusiasmò, tanto da chiederne – quasi implorando – i diritti per farne il soggetto per il suo nuovo melodramma, appunto, Madama Butterfly. Ad entusiasmare ed emozionare Puccini furono la drammatizzazione, indubbiamente melodrammatica, a cui Belasco ricorse e la sua concezione di teatralità che poi il Maestro cercò di trasferire ai suoi librettisti nel lungo lavoro che lo portò alla scrittura del suo capolavoro. Ma Puccini rimase molto colpito anche dalle suggestioni musicali di carattere giapponese utilizzate da William Furst – compositore della musica di accompagnamento della Madame Butterfly di Belasco- per scandire i climax drammaturgici presenti nel dramma, come l’overture a commento dei paesaggi dipinti su tela (paint drops), fatti scorrere sul proscenio a suggerire l’atmosfera giapponese, nonché la preparazione di Butterfly e Suzuki per il ritorno imminente di Pinkerton, o la melodia marziale pentatonica a commento dei preparativi al suicidio di Butterfly. Ma fu la scena della veglia, col passaggio dal tramonto all’alba, che Belasco risolse senza interruzione, a sedurre definitivamente Puccini: le luci filtrate attraverso la stoffa. Quel tramonto e quell’alba di seta. Quelle note precise e sfumate come i colori della sera. Quell’assenza di parole inaspettata, prolungata, persino sfacciata. Quattordici minuti di sfida tra il pubblico e il regista. E il pubblico, inchiodato alle sedie, stupito e coinvolto. Belasco riuscì a sviluppare proprio nell’assenza di parola tutto il potenziale tragico della protagonista.\r\n\r\nLa Fondazione Festival Pucciniano ha intesso proporre- novità assoluta del cartellone- a fianco della versione in musica di Giacomo Puccini una rappresentazione molto fedele a quella originale presentata nella primavera-estate del 1900 al Duke, grazie alla lunga ricerca fatta da Vania Bonetti che ne firma la regia. Vania Bonetti, rappresenta il dramma in maniera il più conforme possibile a quello che così tanto sedusse Puccini pur cercando tecniche di recitazione più vicine al gusto del pubblico contemporaneo, ma lasciando tutti quegli elementi che, disseminati nel testo e nelle indicazioni di regia, contribuivano a rendere il personaggio di Butterfly così accattivante e ricco di fascino. Sarà mantenuta la presentazione – prima dell’inizio del dramma- dei paint drops belaschiani, in una forma certamente più moderna ma con lo stesso intento di aprire uno squarcio nel mondo idilliaco giapponese; sarà presentata l’intera scena della veglia, che tanto sedusse il pubblico dell’epoca e soprattutto Puccini, senza spezzare la continuità dell’azione e risolvendo il passaggio dal tramonto all’alba attraverso un gioco di luci, per mettere in risalto quanto la condizione di estraneità della protagonista sia legata alla dimensione della comunicazione assolutamente non verbale. La sua verità personale è muta, non passa attraverso le parole: come se solo nel silenzio potesse, in realtà, esprimersi il suo dramma interiore. La stessa fedeltà alla rappresentazione londinese la ritroviamo nell’ allestimento scenico e nei i costumi ideati da Angelo Bertini. Lo studio della scena si è attenuto alle immagini della rappresentazione teatrale (piuttosto esigue) e alle note di regia del drammaturgo (al contrario molto dettagliate) nonché alla scenografia della prima rappresentazione della Butterfly di Puccini del 1904 a Brescia che, per il II e III atto, faceva riferimento proprio alla rappresentazione teatrale di Belasco. Il disegno luci riproduce, in forma attuale, i numerosi effetti proposti dal fedele light designer di Belasco, Lewis Hartman, seguendo le numerose e dettagliate testimonianze descrittive. I costumi, realizzati dalla Fondazione Cerratelli, sono stati disegnati sulla base di studi iconografici sia della rappresentazione teatrale (il kimono di Madame Butterfly è una riproduzione del kimono indossato dall’attrice Evelyn Millard, protagonista della messa in scena al Duke) sia dell’epoca (il Giappone visto attraverso la cultura americana di fine Ottocento). La musica prevede un’esecuzione in forma ridotta dello spartito originale di Willian Furst per orchestra. Operazione delicata la traduzione del testo: la protagonista, nel dramma originale, parla in pidgin, un linguaggio sgrammaticato attribuito agli stranieri – impossibile non tenerne conto in traduzione. Il fascino del personaggio dato anche dalla sua ingenuità di bambina e dalla sua caparbia ostentazione di far parte di una civiltà che comunque non le appartiene e da cui rimane, in fondo, estranea, è certamente enfatizzata dall’uso dello slang. Il testo italiano traspone questo elemento – che non vuole perdere – attraverso l’uso di un linguaggio semplice, faticoso e spesso ingenuo. Gli attori, tutti giovani, formatisi nelle più prestigiose accademie nazionali e internazionali come la Silvio D’Amico di Roma, il Piccolo di Milano e la Guildhall School di Londra, hanno alle spalle numerose ed importanti esperienze teatrali e cinematografiche con grandi registi come, tra gli altri, Luca Ronconi, Sergio Castellito, Lorenzo Salveti, La Fura des Baus, Lindsay Kemp, Carlo Lizzani e Paolo Virzì: Madame Butterfly Manuela Congia; Suzuki Alice Bachi ; Sharpless Paolo Giommarelli ; Pinkerton Simon Blackhall\r\n\r\nNumerosi altri eventi completano il Cartellone che vede a fianco della lirica la GRANDE DANZA con Roberto Bolle and Friends Il tuo browser potrebbe non supportare la visualizzazione di questa immagine. Martedì 26 luglio l’Étoile tra le più acclamate al mondo propone uno spettacolo che ripercorre in un’unica straordinaria serata un secolo e mezzo di storia del balletto. Il Gala Roberto Bolle & Friends propone una selezione dei brani più celebri e suggestivi del repertorio otto-novecentesco. Insieme a Bolle i migliori danzatori del momento, chiamati dai più importanti teatri di tutto il mondo con l’obiettivo di diffondere la grande danza ripercorrendo un secolo e mezzo di storia del balletto nell’arco di una serata.\r\n\r\nTra gli appuntamenti con la Danza, prima assoluta italiana la Creazione della Compagnia francese Julien Lestel Mercoledì 24 agosto Corps et Âmescoreografie Julien Lestel musiche Karol Beffa. In uno stile neoclassico legato ad un forte spirito di modernità questo balletto per undici danzatori dalle diverse personalità ci immerge in un universo carico di emozione e virtuosismo. Lo spettacolo creato su musiche originali di Karol Beffa, riflette gli scontri dell’anima e del corpo che conducono ad un equilibrio supremo mai acquisito in cui, la sostanza spirituale finisce sempre per prevalere sulla materia carnale. La gestualità è ora forte, materiale, esplosiva ma anche sottile e delicata con una finezza talvolta trasparente e immediata. In Corps et Âmes il lavoro coreografico evidenzia e valorizza tutto quello che l’astratto ha di più bello e di più complesso per muovere un pubblico neofita o esperto, attraverso una danza fisica e emozionale, viva e aerea.\r\n\r\nTra gli altri eventi del programma 2011 che propone la rassegna estiva di Torre del Lago\r\n\r\nIl 24 luglio Auditorium Enrico Caruso Il Concerto Spettacolo Carlo Colombara 1/1Prima- analisi di un interprete Spettacolo di Serenella Gragnani e Giulio Frugoli\r\n\r\nPer la prima volta Carlo Colombara, uno dei più grandi bassi del nostro tempo, si presenta al pubblico in uno spettacolo originale che lo vedrà non solo interprete ma ci farà conoscere vari aspetti della sua professione e della sua personalità.\r\n\r\nPunto di forza sarà infatti non soltanto la scelta del repertorio (con una grossa sorpresa per il pubblico!!!) quanto l’impianto dello spettacolo. Carlo Colombara infatti verrà proposto in un contesto di “prova”, dove la regista, Serenella Gragnani, dialogherà con lui, mostrando al pubblico il farsi di una messinscena. Gragnani e Colombara porteranno in scena come la psicologia del personaggio permetta al regista e all’interprete di creare il ruolo.\r\n\r\nIn collaborazione con l’Accademia San Felice Torre del Lago ospita una tappa del Festival delle Orchestre Giovanili con due concerti previsti presso l’Auditorium Enrico Caruso – ore 21.00\r\n\r\n11 luglio VIOTTA YOUTH ORCHESTRA (Olanda) e 17 luglio DUSIKA YOUTH ORCHESTRA (Danimarca). Il Festival giunto alla sua 12.a edizione nasce per permettere a giovani musicisti provenienti da tutto il mondo di partecipare ad un’intensa e significativa esperienza artistica in Italia. Un affascinante caleidoscopio d’idiomi ed esperienze diversificate che si sfiorano, s’intrecciano fino a fondersi nel segno della comune Musa, ovvero l’unico “esperanto” capace di unire le più lontane culture, abbattere gli steccati e amalgamare le emozioni: questo, dunque, lo spirito con cui il festival inaugurerà questa nuova edizione per varcare, come ormai tradizione, i confini cittadini.\r\n\r\nFonte: Ufficio Stampafestival Pucciniano\r\n\r\n \r\n\r\nNOTRE DAME DE PARIS – 31 agosto/ 1-2-3 settembre