«La liuteria, eccellenza della tradizione cremonese, merita di essere riconosciuta dall’Unesco bene immateriale dell’umanità»: così ha dichiarato questo pomeriggio Eleonora Abbagnato dopo aver assistito all’audizione dello Stradivari 1715 — noto come ‘Il cremonese’ —, suonato dal maestro Antonio De Lorenzi nella sala della Consulta del palazzo comunale di Cremona. La prima ballerina dell’Opéra di Parigi (stasera impegnata nel Gala “Eleonora Abbagnato danza per Stradivari” sulla scena del Festival di Mezza Estate) si è emozionata ascoltando il suono nitido e penetrante del più rappresentativo dei violini stradivariani appartenenti alla collezione d’archi cremonese: «Uno strumento incantevole, che regala autentici brividi, perfetto esempio della straordinaria ricchezza dell’arte liutaria che è propria della storia di Cremona» ha sottolineato Eleonora. La ballerina palermitana, prima dell’ultima prova sul palco dell’Arena Giardino in vista dello spettacolo di questa sera (prodotto da Daniele Cipriani), ha voluto testare di persona le qualità sonore che costituiscono il cosiddetto ‘segreto di Stradivari’. Una magia musicale che dura da tre secoli: per questo Eleonora ha inteso sostenere apertamente la candidatura avanzata di recente dal Comune di Cremona presso l’Unesco per il riconoscimento della liuteria come «patrimonio dell’umanità». La danseuse ha applaudito i due brani eseguiti dal maestro De Lorenzi, ovvero il tema del film Schindler’s List e la Meditation di Massenet. L’amministrazione comunale di Cremona ha espresso la propria gratitudine a Eleonora Abbagnato con un omaggio consegnato dal vicesindaco Carlo Malvezzi.\r\n\r\nNELLA FOTO: Antonio De Lorenzi, Daniele Cipriani ed Eleonora Abbagnato che tiene in mano lo Stradivari 1715\r\n\r\nFonte: Ufficio stampa Festival di Mezza Estate Riccardo Maruti