Al centro del progetto la nascita di cooperative sociali rivolte ai giovani per favorire l’impiego e lo sviluppo socio-economico nei borghi minori.\r\n\r\nUn protocollo d’intesa per promuovere cooperative di servizi nei piccoli comuni che possano favorire lo sviluppo economico e sociale in questi territori, affrontando le sfide ambientali di oggi. E’ questo il contenuto dell’accordo siglato oggi da Legambiente e Legacoop sul progetto “Cooperative di Comunità”, un modo per incentivare la valorizzazione e la crescita dei centri minori. A presentare l’iniziativa a San Quirico D’Orcia (Si), questa mattina, erano presenti Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale Legambiente, Giuliano Poletti, presidente nazionale Legacoop Piero Baronti, presidente Legambiente Toscana, Roberto Rappuoli, sindaco di San Quirico D’Orcia.\r\n\r\nAl centro del progetto “Cooperative di Comunità” l’obiettivo di promuovere su tutto il territorio nazionale una rete di cooperative che favorisca la salvaguardia dei piccoli centri, attraverso la realizzazione di servizi per il recupero di produzioni, mestieri tradizionali e lo sviluppo della green economy. Queste cooperative saranno, infatti, l’occasione per creare nuove opportunità lavorative per i giovani in aree svantaggiate, ma consentiranno anche di rispondere ai bisogni dei piccoli borghi con l’attivazione di servizi necessari alle comunità quali trasporti scolastici, collegamenti telematici, iniziative extra scolastiche e turistiche, ma anche gruppi d’acquisto per le energie rinnovabili e progetti dedicati alla tutela del patrimonio ambientale e artistico. Tutte iniziative che Legambiente e Legacoop intendono sviluppare, mettendo al servizio dei piccoli comuni la propria esperienza e sostenendo l’avvio di nuove realtà imprenditoriali sotto forma di cooperativa.\r\n\r\n“Legambiente, da sempre impegnata con PiccolaGrandeItalia, la campagna dedicata alla valorizzazione dei piccoli comuni, ha voluto firmare questo accordo per rendere concretamente praticabili azioni di supporto alle comunità dei centri minori – ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente. A causa delle dinamiche demografiche, dei percorsi recessivi della crisi economica e delle carenze infrastrutturali, infatti, nel nostro paese queste aree territoriali che pure hanno dato segnali interessanti di inversione di tendenza, per la loro fragilità strutturale rischiano di pagare il prezzo più salato alla crisi. A fronte di questa tendenza le “Cooperative di Comunità” possono davvero rappresentare uno strumento originale e innovativo per valorizzare le grandi potenzialità di questi territori e offrire risposte concrete agli abitanti dei borghi d’Italia. Si tratta, infatti, d’imprese che affiancano allo spirito imprenditoriale un Dna con i geni dell’interesse generale per la comunità locale”.\r\n\r\n“Con il progetto delle Cooperative di Comunità” -ha sottolineato Giuliano Poletti, Presidente Legacoop- “vogliamo offrire un supporto a quelle persone che vogliono stare insieme ed organizzarsi per dare risposta ai propri bisogni, per contrastare il degrado e l’abbandono di comunità nelle quali né la mano pubblica né l’imprenditoria ordinaria sono in grado di assicurare, da sole, i servizi e le occasioni di lavoro necessarie. Con questo progetto vogliamo riaffermare che la forma cooperativa è uno strumento efficace e flessibile, a disposizione di tutte le persone e le comunità che vogliono assumersi la responsabilità di dare soluzioni condivise ai propri problemi ed essere protagoniste del proprio futuro”.\r\n\r\nFonte: L’ufficio stampa Legambiente