“Mia nonna non l’ha mai capito. Lei credeva che una cosa buona fosse buona e basta. Ma c’è sempre il rovescio della medaglia e di solito è talmente brutto da farti scordare la metà buona”. Una citazione su tutte da Odio, antologia di racconti che segna l’esordio editoriale di Klaus Paolini, viareggino adottato da Bologna, e il suo sodalizio con il noto illustratore Luca Oleastri.\r\n\r\nAmare una famiglia e perderla; sognare qualcosa che non si realizza mai, avere pentole senza coperchio, le pentole del diavolo, che ribollono sotto lo sguardo dipinto di crocifissi indifferenti.\r\n\r\nKlaus Paolini tratteggia criminali evasi, assassini seriali, psicopatici e stregoni lucidamente folli, che salgono il gradino evolutivo per la mutazione in belve ancor più feroci. Che si ritengono superiori “a te che uccidi solo le zanzare d’estate” e a chi uccide migliaia di innocenti “per far abbassare il prezzo del petrolio”, arrogandosi il diritto di farsi giustizia da sé in un immaginario in cui nessuno ha ragione e nessuno torto, dove nessuno vince e perdono tutti.\r\n\r\nPaolini racconta usando toni confidenziali talvolta addirittura intimi, quasi intendesse mettere a parte il lettore di inconfessabili segreti e farselo complice. Lo fa con la crudezza che non si risparmierebbe a un amico per il suo bene, spaziando dal medioevo più oscuro di due bambine che giocano tra le ceneri del rogo di una presunta strega, al nostro tempo intollerante e arido di sentimenti, a un futuro dove l’acqua è quasi finita e quella rimasta regala l’immortalità ai soliti raccomandati.\r\n\r\nCentotrenta pagine durissime, che non mancano di strappare brividi di raccapriccio e amari sorrisi. E che lasciano dentro qualcosa… non un coltello tra le scapole, si spera!\r\n\r\nAttenzione: questo volume non si trova nelle librerie, ma è disponibile on line e può essere ordinato mediante il sito di Edizioni Scudo.\r\n\r\nArticolo di: Anna Marani