Legambiente: “Un primo passo importante ma serve un target vincolante.\r\n\r\nEfficienza via maestra anche per riduzione emissioni e aumento rinnovabili”\r\n\r\n“Non possiamo che accogliere con molto favore una proposta che mette al centro della strategia salva clima dell’Europa anche l’efficienza energetica. Il suo ruolo, infatti, è fondamentale visto che la riduzione dei consumi rappresenta la strada più lungimirante e economica per ridurre anche le emissioni di gas serra e aiutare a raggiungere più facilmente gli obiettivi sulle rinnovabili. E’ chiaro però che senza un target vincolante sarà difficile raggiungere l’obiettivo che l’Ue si è data del 20% di efficienza entro il 2020. Per questo c’è bisogno che nella discussione della Direttiva venga messo da subito all’ordine del giorno un obiettivo legalmente vincolante senza rimandare questa decisione al 2014 come propone oggi la Commissione”.\r\n\r\nCosì il responsabile Energia di Legambiente Edoardo Zanchini, commenta le proposta dio direttiva del commissario europeo all’Energia, Gunther Oettinger, presentata oggi a Bruxelles per riuscire a centrare il target del 20% di taglio di consumi di energia entro il 2020, attraverso una maggiore efficienza energetica.\r\n\r\n“Il rischio infatti – aggiunge Zanchini- è che, come ha sottolineato anche il commissario Oettinger, in assenza di misure aggiuntive, l’Europa riesca a ridurre solo del 10% i suoi consumi e non del 20% al 2020 come previsto. Una riduzione, secondo le proiezioni della stessa Commissione europea, non sufficiente a scongiurare i pericoli del surriscaldamento del pianeta e che potrà essere aumentata solo se – ribadisce Zanchini – come per l’impiego delle fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni di CO2, il target sarà legalmente vincolante. La proposta fatta fino ad ora – conclude Zanchini – rende obbligatorie solo alcune misure ma non l’obiettivo complessivo del 20% mentre è necessario che l’Europa, da subito, introduca un obbligo legalmente vincolante anche per l’efficienza energetica”.\r\n\r\n \r\n\r\nFonte: L’ufficio stampa Legambiente