Roma, 6 giugno 2011. – “Finalmente qualcosa si muove in Rai, ma nonostante manchi una settimana al referendum la copertura della tv pubblica è ancora inadeguata. Siamo ancora lontani da un’informazione all’altezza dell’appuntamento referendario, e soprattutto siamo molto lontani da un’informazione in grado di compensare l’oscuramento sistematico delle scorse settimane”. Il Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’, dopo un monitoraggio sulle tre reti Rai, chiede “che gli spot informativi e quelli dei comitati vadano in onda negli orari di massimo ascolto e in prima serata”.\r\n\r\nSecondo il monitoraggio del Comitato, infatti, gli spot istituzionali sono andati in onda su Rai 1 prima del tg delle 9.30, e alle 16 e 30 circa. Su Rai 2 alle 17.55, e su Rai 3 prima del tg delle 12, e poi alle 19. Quanto ai messaggi autogestiti, quelli dei comitati e delle associazioni, sono stati trasmessi su Rai 1 alle 18.40, e su Rai 3 dopo il tg di prima serata.\r\n\r\nNonostante i telegiornali abbiamo “finalmente scoperto il referendum”, spiegano le oltre 80 associazioni del Comitato, “sia Rai 1 che Rai 2 hanno scelto di non trasmettere, dopo i tg di prima serata, né spot informativi né messaggi autogestiti”.Si tratta, secondo il Comitato, “di una limitazione grave all’informazione referendaria. Anche in considerazione del fatto che spesso le trasmissioni di approfondimento ignorano i comitati in favore della politica”. Per questo, conclude il Comitato, “auspichiamo che domani (oggi, n.d.r.) l’Agcom intervenga nuovamente su Viale Mazzini, e lo faccia in modo efficace, affinché la Rai eserciti fino in fondo il suo ruolo di servizio pubblico”.\r\n\r\nFonte: ufficio stampa Daniele Di Stefano\r\n\r\n