Nel mondo in cui viviamo si produce più cibo che mai, ma gli esseri umani denutriti e affamati non sono mai stati così numerosi. Allo stesso tempo, l’attuale produzione agricola comporta impatti sempre più gravi nei termini di perdita e trasformazione del suolo, impoverimento delle risorse idriche, aumento del riscaldamento globale per l’ampio utilizzo dei combustibili fossili. Ma come sfameremo i 7 miliardi di esseri umani odierni (9 miliardi nel 2050), garantendo allo stesso tempo il mantenimento degli equilibri ambientali e una maggiore equità sociale?\r\n\r\nLo spiega lo State of the World 2011 “Nutrire il pianeta”, realizzato dal Worldwatch Institute e pubblicato in Italia a cura del WWF Italia per Edizioni Ambiente: due anni di ricerche sul campo in 25 Paesi africani per dimostrare come unendo le tradizioni locali a innovazioni tecnologiche facilmente applicabili, come l’irrigazione a goccia o la coltivazione sui tetti, si può produrre cibo in abbondanza nel rispetto dei suoli locali e degli ecosistemi globali. “Un quadro entusiasmante” che attribuisce alle comunità più povere del pianeta la chiave per vincere la fame nel mondo, creando nuovi modelli per un futuro più sostenibile.\r\n\r\nIl volume sarà presentato martedì 22 marzo 2011 a Roma, presso la LUISS Guido Carli, alla presenza di Danielle Nierenberg, direttrice dello State of the World 2011, Gianfranco Bologna, direttore scientifico WWF Italia e curatore dell’edizione italiana, Sebastiano Maffettone, preside della Facoltà di Scienze Politiche e direttore del Center for Ethic and Global Politics LUISS Guido Carli, Serena Milano, segretario generale Fondazione Slow Food per la Biodiversità, Gabriele Riccardi, professore di Endocrinologia e Malattie del metabolismo Università Federico II di Napoli e membro dell’Advisory Board del Barilla Center for Food & Nutrition, Andrea Segrè, preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, Riccardo Valentini, professore di Ecologia Forestale Università della Tuscia e membro del Centro Euromediterraneo per i Cambiamenti Climatici.\r\n\r\nL’evento, organizzato dal WWF Italia in collaborazione con il Barilla Center for Food & Nutrition, è anche l’ultima tappa di avvicinamento all’Ora della Terra del 26 marzo, l’evento mondiale WWF che sta coinvolgendo la comunità mondiale, a tutti i livelli della società, nella lotta ai cambiamenti climatici e nella trasformazione all’insegna della sostenibilità che potrà dare al mondo un nuovo equilibrio ambientale, economico e sociale.\r\n\r\n \r\n\r\nFonte: Ufficio Stampa WWF Italia