Fep Group, in qualita’ di organizzatore del Quasi Acustico Tour Teatri 2011 di Luciano Ligabue, dichiara che le problematiche emerse con la gestione del Teatro Creberg di Bergamo sono risolte e superate.\r\nIl concerto previsto per il giorno 16 FEBBRAIO AL TEATRO CREBERG di BERGAMO si terra’ regolarmente come da indicazioni precedentemente comunicate e con le modalita’ previste per questo tour.\r\nPer qualsiasi dubbio in merito ci si puo’ rivolgere agli uffici Fep Group – 02/4805731.\r\nIl “LIGABUE, QUASI ACUSTICO – TOUR TEATRI 2011” (prodotto e organizzato da Riservarossa e F&P Group) approda mercoledì 16 febbraio al Teatro Creberg di Bergamo (sold out).\r\nNel 2010 LIGABUE è stato il protagonista assoluto della scena musicale italiana, con l’album multiplatino (più venduto del 2010) “ARRIVEDERCI, MOSTRO!” e il tour più visto. Sulla scia del successo del cofanetto “ARRIVEDERCI, MOSTRO! (TUTTE LE FACCE DEL MOSTRO)”, e del singolo “CI SEI SEMPRE STATA”, il nuovo anno di Luciano comincia all’insegna di un tour teatrale che sul palco vede il LIGA (chitarre, armoniche, dobro e bouzouki) accompagnato da MICHAEL URBANO (batteria), KAVEH RASTEGAR (contrabbasso e basso acustico), LUCIANO LUISI (piano e tastiere) e MEL PREVITE (chitarre e mandolino).\r\n«L’abbiamo chiamato “quasi acustico” – racconta Ligabue nel suo diario di bordo su www.ligachannel.com – perché non ci saranno solo strumenti acustici ma anche una minima strumentazione “elettrico/elettronica”. Tanto per darvi un’idea percentuale credo che saremo sul 95% acustico e 5% elettrico/elettronico. Suoneremo, come abbiamo sempre fatto a teatro “da seduti”. Il che vorrà dire che le emozioni che speriamo di produrre saranno diverse da quelle che si provano in uno stadio o in un palazzetto. Saranno interpretazioni meno “fisiche”, sicuramente meno “urlate” o “pestate” ma probabilmente più ricche di sfumature. A proposito di questo sappiate che abbiamo deciso che lo spettacolo sarà molto semplice, essenziale e senza uso di schermi. Vorremmo tutta l’attenzione sulla musica. Abbiamo fatto una scelta che dal punto di vista produttivo è sicuramente balorda: avrete notato che quando stiamo per più di una data in una città non siamo mai nello stesso teatro. La scelta che qualsiasi agenzia avrebbe preferito sarebbe stata: poche città e in quelle città starci il più a lungo possibile nello stesso teatro. Ogni spostamento è fatica e soldi in più. Noi invece abbiamo deciso di chiedere uno sforzo in più a chiunque lavorerà per questo tour perché così non solo raggiungeremo quasi ogni regione d’Italia ma, soprattutto, ogni sera suoneremo in un teatro diverso. Ci piacerebbe che ogni serata avesse un sapore davvero unico».