Un nuovo appuntamento per la stagione di prosa promossa e organizzata dalla Fondazione La Versiliana che lunedì 31 gennaio, ore 21.15, sul palcoscenico del Teatro Comunale di Pietrasanta, vedrà protagonista la coppia Glauco Mauri e Roberto Sturno, in un raffinato e grottesco thriller psicologico giocato sul contrasto tra verità e menzogna.\r\n\r\n“L’INGANNO”, tratto dal testo teatrale del 1969 “Sleuth” (Il segugio) di Anthony Shaffer, vincitore del prestigioso Tony Award nel 1971 per la migliore commedia dell’anno, è il titolo italiano dello spettacolo prodotto dalla Compagnia Mauri-Sturno, con le scene di Giuliano Spinelli, i costumi di Simona Morresi e musiche di Germano Mazzocchetti per la regia di Glauco Mauri, che ha curato anche la traduzione e l’adattamento del testo di Shaffer.\r\n\r\nLa storia si basa su un gioco di inganni, di orgoglio, di vendetta. Un duello tra un noto scrittore, Andrew Wyke, chiuso nella sua lussuosa casa-giocattolo dai mille trabocchetti, e tale Milo Tindle, anzi Tindolini, un aspirante attore che fa il parrucchiere, di origine italiana, parvenu da quattro soldi e di bell’aspetto, che ha una relazione adulterina con la vanesia moglie dello scrittore. Anthony Shaffer propone in questo suo testo tutte le sue abilità di sceneggiatore di gialli. Un gioco all’ultimo sangue di investigazione, di doppi, di cinico umorismo, sul filo del mistero, della falsità, delle bugie. Un gioco per la vittoria della mente più astuta.\r\n\r\nIronia, dramma, comicità e sorprendenti colpi di scena danno a questa commedia il dono di creare un’atmosfera di grande divertita tensione.\r\n\r\nI due uomini giocano a ingannarsi, a ferirsi nei loro più intimi sentimenti in un gioco che spesso sfocia in una farsa feroce. Ma, come accade spesso nella vita, la farsa che umilia le debolezze dell’uomo si tramuta in un dramma dove l’uomo rimane vittima di se stesso. E non a caso il gioco termina con lo sghignazzo di un pupazzo meccanico che inerte ha assistito alla scena e che ci dice, lui senza anima, quanto pazzi siano gli uomini che giocano a ingannarsi e a farsi del male.\r\n\r\nSi ride, ci si diverte ma ci si ricorda anche che l’uomo rimane sempre il protagonista, nel bene e nel male, del suo destino.\r\n\r\nDefinito subito dalla critica thriller psicologico, Sleuth ebbe un tale successo che fu, per ben due volte, adattato per il cinema (in Italia con il titolo Gli insospettabili): nel ‘72 con la regia di Joseph L. Mankiewicz con Laurence Olivier e Michael Caine e nel 2007 con la regia di Kenneth Branagh, con Michael Caine e Jude Law e la sceneggiatura di Harold Pinter.\r\n\r\nIl prossimo appuntamento martedì 15 Febbraio con ELISABETTA POZZI, ALVIA REALE e EVA ROBIN’S protagoniste di TUTTO SU MIA MADRE, basato sul film di Pedro Almodovar con la Regia di LEO MUSCATO