Che Elisa fosse una creatura silvana, lo avevamo capito fin dalla sua prima apparizione, voce eterica, sottile, pura. Forte come una quercia e leggera come il vento, dirompente come un temporale e trasparente come acqua. Senza sovrastrutture, sempre naturale e diretta, timida forse o solo riservata, custode di un mondo interiore ricco di rispetto per la natura e per gli altri, Elisa torna con un progetto intimo e partecipato. “Ci sono cose che ti restano dentro senza che tu sappia spiegartene il motivo -dice Elisa- cose che ti appartengono e a cui tu appartieni…E queste sono le canzoni che mi sono rimaste dentro, in un posto dove sono arrivate nella loro essenza e nella loro semplicità. Questo è il posto speciale dove ho attinto, e queste sono alcune delle canzoni che nell’arco di questo tempo si sono depositate qui. E la loro bellezza e la loro forza è simile alle emozioni che trovo nella natura. La forza della semplicità, la forza dell’armonia, della dolcezza e della purezza.”
Un album e un dvd a metà strada tra un lungo videoclip e una video intervista dove compaiono immagini artistiche per esaltare la natura, dove Elisa racconta e si racconta attraverso la narrazione delle sue nuove canzoni. Per definire Ivy. Elisa usa spesso la parola ‘organico’ nel senso di naturale, non a caso anche gli arrangiamenti sono stati pensati in quella direzione, bandito il digitale, gli strumenti usati unicamente naturali senza però scadere in un suono acustico freddo. Cori di voci bianche e momenti corali lo arricchiscono regalando particolari suggestioni.
Settimo album in studio composto di 17 brani in cui compaono pezzi inediti, cover e greatest hits, Ivy è una pianta ben radicata a terra, ma non ha fiori, è un sempre verde che avvolge ciò che tocca spingendo verso l’alto… si può parlare dunque di ‘un concept-album quasi autobiografico dove ogni canzone racconta un frammento di vita reale, schegge di ricordi che rimangono vivi nella memoria, richiamano al passato, ma lo rileggono con una nuova maturità e prospettiva.