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“Les signes vitaux” di Sophie Deraspe film in concorso al 28mo Torino film festival

La DELTA PICTURES presenta in concorso al 28mo TORINO FILM FESTIVAL, ”LES SIGNES VITAUX”, un film di SOPHIE DERASPE con MARIE-HÈLÈNE BELLAVANCE, attrice e ballerina, amputata bilaterale agli arti inferiori, che per la prima volta recita in un lungometraggio per il grande schermo. Forte, coraggioso, sospeso tra cruda realtà e romanticismo, “LES SIGNES VITAUX” è il secondo film di Sophie Deraspe, giovane autrice del Quebec, che, con la complicità della stupefacente performance interpretativa di Marie-Hélène Bellavance (artista visuale e ballerina di danza moderna), esplora il rapporto con il corpo, veicolo che porta con sé i segni della vita, le sue cicatrici e le sue gioie.\r\n\r\n“LES SIGNES VITAUX” è la storia di una giovane donna, Simone (interpretata da MARIE-HÈLÈNE BELLAVANCE) che, provata da un forte lutto familiare, lascia l’università per dedicarsi a tempo pieno all’assistenza dei malati terminali. Inizia per lei la ricerca del valore della vita in mezzo alla morte, una ricerca che parte con un’improvvisa sterzata sul percorso intrapreso sino a quel momento, in primis quello amoroso condiviso con il fidanzato, con cui vive una storia fortemente passionale, ma scarsamente costruttiva e profonda. Ma questo non è tutto. Il suo gesto altruistico nei confronti di chi va incontro alla morte ha un lato oscuro, legato alla sua segreta e drammatica menomazione: la donna, infatti, è un’amputata bilaterale. “Le persone reali e le storie vere mi hanno sempre affascinato e sono ancora la mia prima fonte d’ispirazione. La mia opera narrativa – afferma la regista Sophie Deraspe – parte sempre da una profonda ricerca e trae ispirazione dal mondo dei documentari sia per il contenuto che per lo stile. Mettere insieme attori esperti e nuove leve, attingere dal loro passato e dalle loro caratteristiche, permette loro di interpretare i propri personaggi in maniera personale. La telecamera può quindi catturare l’effetto del tempo, i segni delle disgrazie e i momenti di gioia che sono stati lasciati sui loro corpi e volti. Una sorta di bellezza mutevole si manifesta, mostrando forza e fragilità al tempo stesso.”

Grafica Divina

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