Tutto esaurito nelle decine di musei scientifici, orti botanici, acquari, Oasi WWF, realtà territoriali di tutta Italia nel fine settimana passato hanno animato la prima edizione di “Biodiversamente”. Il Festival dell’Ecoscienza, organizzato dal WWF e dall’Associazione Nazionale Musei Scientifici (ANMS), ha spalancato le porte sull’immenso patrimonio di natura conservato nei luoghi della ricerca e della divulgazione scientifica, oltre che nelle aree naturali, portando alle luci della ribalta il lavoro nascosto di centinaia di ricercatori ed esperti che lavorano ogni giorno per conservare la storia della biodiversità e garantire il suo futuro.\r\n\r\nIn Toscana grande la partecipazione in tutte le realtà (enti e strutture scientifiche, Oasi WWF) che hanno partecipato alla manifestazione: Museo di Storia Naturale Sezione Orto Botanico di Firenze, Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici e Orto Botanico di Siena, Museo di Storia Naturale della Maremma di Grosseto, Aquarium Mondo Marino di Massa Marittima, Museo Etrusco di Bientina, oltre alle Oasi WWF di Bosco Rocconi, Burano, Orbetello, Orti Bottagone, San Felice, Stagni di Focognano. Un grande ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso l’organizzazione di queste due giornate del primo Festival dell’Ecoscienza Biodiversamente e a tutti gli intervenuti.\r\n\r\n“Al Festival dell’Ecoscienza gli italiani hanno fatto il ‘pieno’ di natura, dimostrando un grande desiderio di conoscerla e toccarla con mano, sia in città che nelle aree naturali. E questa conoscenza può diventare un importante strumento di tutela, perché chi oggi ha scoperto il grande valore della biodiversità, domani vorrà e saprà difenderla sempre meglio – ha detto Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia – Per questo il WWF chiede che il complesso sistema che conserva, studia, tutela e comunica al grande pubblico la natura sia sostenuto da finanziamenti adeguati e possa così portare avanti un servizio importantissimo per la natura italiana e utile a tutti noi.”\r\n\r\nDurante il Festival dell’Ecoscienza, il WWF ha infatti lanciato l’appello “Metti in conto la natura” per il finanziamento pubblico della ricerca scientifica e della conservazione della natura, pesantemente minacciate dai tagli previsti dalla manovra economica, e ha già ricevuto l’adesione di importanti realtà del settore.\r\n\r\nDa oggi entrano nel vivo i lavori della decima Conferenza delle Parti di Nagoya, in cui 193 Paesi del mondo sono chiamati a definire le nuove strategie per ridurre la perdita di biodiversità entro il 2020, dopo il fallimento degli obiettivi 2010. E proprio venerdì 29 ottobre, alla chiusura della Conferenza, il WWF assegnerà il premio Panda d’Oro alle migliori “buone pratiche” per la conservazione della biodiversità nel nostro Paese. Perché, come dimostrato anche dal Festival dell’Ecoscienza, la natura in Italia gode di ottimi alleati, che ogni giorno lavorano sul campo per garantirle (e garantirci) vita e salute.