Legambiente: “No alla violenza e alla seconda discarica. Ai cittadini di Terzigno serve chiarezza. Si riapra subito il dialogo. Basta con l’emergenza infinita e la propaganda del Governo”\r\n\r\n“La violenza da entrambe le parti è deplorevole e l’uso della forza un grave errore così come l’apertura di una seconda discarica a Terzigno, nel Parco Nazionale del Vesuvio. Gli abitanti di quel territorio hanno diritto a delle spiegazioni e soprattutto alla chiarezza, quindi l’apertura di un dialogo è d’obbligo. Bisogna garantire un controllo serio, efficiente ed efficace sui camion che arrivano alla discarica Sari fino che non sarà raggiunto il suo completo esaurimento”.\r\n\r\nIn una nota Vittorio Cogliati Dezza e Michele Buonomo, rispettivamente presidente nazionale e regionale di Legambiente commentano gli incidenti a Terzigno lanciando un appello per fermare le violenze.\r\n\r\n“Se è vero che occorre trovare altre discariche per far fronte all’emergenza attuale, – proseguono nella nota i due rappresentanti di Legambiente – è altrettanto vero che si rischia di vedere un film già visto. Per l’ennesima volta torniamo a ribadire che senza interventi strutturali, quella attuale rischia di essere, nuovamente, la penultima emergenza rifiuti in Campania. I cittadini non possono continuare a sopportare le “eco balle” del Governo, che ha spacciato per soluzione definitiva l’apertura di mega discariche, oggi in via d’esaurimento, e l’inaugurazione dell’impianto d’incenerimento di Acerra che dopo un anno e mezzo continua a funzionare poco e male. Bisogna che, una volta per tutte, – aggiungono Cogliati Dezza e Buonomo di Legambiente- si completi il sistema impiantistico dando priorità assoluta al trattamento organico dei rifiuti, si estenda a tutta la Campania la raccolta differenziata domiciliare, come è avvenuto in molti comuni, come Salerno e Avellino, e si applichino politiche serie di riduzione dei rifiuti. I cittadini e gli amministratori virtuosi che in questi anni coraggiosamente sono riusciti a raggiungere cifre ragguardevoli di raccolta differenziata – concludono i dirigenti di Legambiente – sono stufi di proclami, inaugurazioni e balletti di cifre. Chiedono concretezza e fatti che possono essere realizzati in poco tempo, senza sperperare soldi pubblici come è avvenuto in passato e senza ricorrere a fallimentari soluzioni come i commissariamenti”.\r\n\r\nFonte: Ufficio stampa Legambiente