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Europacinema, ecco il vincitore

VINCE IL CONCORSO DI VIAREGGIO EUROPACINEMA 2010 IL FILM SVEDESE PURE DELLA REGISTA LISA LANGHSETH

\r\nPure si aggiudica il primo premio di Viareggio EuropaCinema 2010 tra una rosa di 13 film europei in concorso. Per la giuria il film “si contraddistingue per la profondità psicologica e l’umanità dei personaggi lontani da ogni stereotipo e l’eccellente interpretazione della giovane protagonista. La storia, pur essendo incentrata su problematiche giovanili, si articola su sfondi molteplici e complessi. La Musica di Mozart non prende mai il sopravvento ma fa da necessario contrappunto alle vicende della protagonista e l’utilizzo della tecnica cinematografica è sempre al servizio del racconto. La regista ha dimostrato quindi con questo film una notevole sensibilità e maturità artistica e espressiva.”\r\n\r\nIl film racconta la storia di Katerina 20 anni, con un passato tormentato vissuto in un sobborgo squallido; il suo destino sembra essere già scritto. Tutto cambia quando sente il Requiem di Mozart che le apre un nuovo mondo meraviglioso, la musica. Sente di dover cambiare ma il percorso che deve seguire si rivela ostico, pieno di bugie, tradimenti e una pericolosa storia con un uomo sposato: Adam, il direttore del teatro. Tra i bravissimi interpreti Alicia Vikander Samuel Frӧler, Martin Wallstrӧm, Helén Sӧderqvist Henriksson, Josephine Bauer.\r\n\r\nPure parla della scalata sociale di una giovane donna del 2010 – dichiara Lisa Langseth- Il film interessa sia un livello politico che psicologico, attraverso i quali è un semplice resoconto del percorso di una giovane donna nell’acquisire una nuova identità. L’elitaria cultura con la quale Katerina si confronta nella sala concerti si confronta al contempo da catalizzatore e da trappola. Qui nel regno delle visioni intellettuali e della bella musica sono anche presenti, al fine di garantire le istituzioni, un accumulato capitale culturale e un basico elitismo maschile. Spero che i miei personaggi siano duble-face allo stesso modo. Io non li vedo è come cattivi né come buoni, è più uno di quei casi dove le loro azioni sono governate dai rapporti causa-effetto. Dopotutto sono solo esseri umani. Pure è una delle storie più antiche del mondo, ma questa volta è raccontata dalla prospettiva di una giovane donna.\r\n\r\nFonte: Ufficio stampa

Grafica Divina

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