Sabato 9 ottobre, il Comune di Verbania propone l’ultimo evento di TeatroCultura 2010: alle ore 21.00 presso Villa Giulia (Corso Zanitello 8, Verbania Pallanza) lo straordinario interprete del teatro italiano, GABRIELE LAVIA, porta in scena “RECITAL”, che ha come protagoniste le poesie di Giacomo Leopardi. Gabriele Lavia non legge né interpreta, ma riversa sul pubblico, in un modo assolutamente personale nella forma e nella sostanza, le più intense liriche leopardiane: da Sabato del Villaggio al Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, da A Silvia a L’infinito, dal Passero solitario a La sera del dì di festa, da A se stesso a Le ricordanze.\r\n\r\nIl riconoscimento “TEATROCULTURA” per questo appuntamento verrà conferito dal sindaco Marco Zacchera e consegnato dal giornalista e critico d’arte PHILIPPE DAVERIO al regista teatrale, scenografo e costumista PIER LUIGI PIZZI. Il riconoscimento viene conferito a coloro che in questi anni hanno contribuito a sostenere la cultura.\r\n\r\n“RECITAL” vuole essere una riflessione sul senso della vita, esaltando il Leopardi filosofo, oltre che poeta, e la sua modernità, avendo saputo anticipare, con la sua visione poetica del mondo, l’impossibilità consolatoria nell’arte. GABRIELE LAVIA chiarisce che “Le poesie di Leopardi sono talmente belle e profonde che basta pronunciarne il suono, non ci vuole altro. Da ragazzo volli impararle a memoria, per averle sempre con me. Da quel momento non ho mai smesso di dirle. Per me dire Leopardi ad una platea significa vivere una straordinaria ed estenuante esperienza. Anche se per tutto il tempo dello spettacolo rimango praticamente immobile, ripercorrere quei versi e quel pensiero equivale per me a fare una maratona restando fermi sul posto”.Quando una poesia viene detta in pubblico, si intuisce che, con il suo linguaggio e il modo di leggere, l’attore rappresenta una nuova dimensione, teatrale, del testo. Questo fenomeno ha sicuramente delle parentele con la musica ed il teatro, in una stretta commistione tra suono e significato: importanti a tale riguardo l’allitterazione, l’onomatopea e le assonanze anche al di fuori delle rime. Spesso, più di tante parole, la poesia, con la sua sintesi, esprime l’inesprimibile. La poesia, del resto, è nata prima della scrittura e le prime forme di poesia erano essenzialmente orali, come gli antichissimi canti dei contadini e i racconti orali di cui Omero è stato precursore. La poesia, che appariva al grande Federico Garcia Lorca “L’impossibile fatto possibile” fornisce risposte ai dilemmi della vita, offre spunti di riflessione e consente ai giovani di dotarsi di strumenti di intelligenza critica per analizzare il passato, vivere il presente, immaginare il futuro