Venerdì 1 ottobre, ore 18.00, alla LIBRERIA MELBOOKSTORE (Via de’ Cerretani 16r – FIRENZE)\r\nGraziano Braschi, Leonardo Gori e Giuseppe Previti ricordano l’opera di\r\nROBERTO SANTINI\r\n(25 maggio 1949 – 25 maggio 2010)\r\nIsabella Leoni Santini e gli amici leggeranno brani tratti dai romanzi e racconti dell’Autore\r\nProiezione del cortometraggio Sotto il mio giardino di Andrea Lodovichetti; da un racconto di Roberto Santini\r\nSarà presente Luigi Sanvito, editor di narrativa della Hobby & Work Publishing\r\nRoberto Santini ha interrotto la sua molteplice attività attività il 25 maggio 2010. Morte imprevista e improvvisa. Morte prematura a 61 anni. Ad appena qualche mese di distanza è difficile afferrare questo lavoro sotterraneo, la sua estensione a rizoma (il termine sarebbe piaciuto allo psicologo Santini!). Prima della narrativa s’era occupato in particolare di due cose: la psicologia (era iscritto all’Albo degli Psicologi) e l’insegnamento (ci teneva a precisare che era insegnante di scuola Primaria, un maestro insomma…).\r\nLa scelta di scrivere racconti gialli gli è dettata dal semplice motivo che «pareva mi riuscisse – aveva scritto nel suo sito – come dimostrarono i premi letterari, alcuni anche importanti: Orme gialle, Esperienze in giallo, ma soprattutto il Gran Giallo della Città di Cattolica (Mystfest) che vinsi nel 2000, dopo essere stato segnalato nel 1999 e prima di ricevere una menzione speciale nel 2001. Sempre nel 2001 vinsi il Ghostbusters e poi Giallocarta (2005). Ognuno di questi premi corrisponde a un racconto. Altri racconti vennero pubblicati nel frattempo in varie antologie e nel Giallo Mondadori. È importante segnalare che di “Nero come le formiche”, il racconto vincitore del Giallocarta, è stato fatto un cortometraggio da Andrea Lodovichetti, film premiato in tutto il mondo e citato dai maggiori giornali. Sono poi arrivati i romanzi: La regola del male (Contatto Edizioni), A luce spenta e Notti di raso bianco (ambedue dell’Editrice Laurum); poi, nel febbraio 2010, Tre farfalle d’argento (Hobby & Work).»\r\n\r\nfonte: Graziano Braschi