23 settembre – “Le compagnie teatrali italiane formate da persone con disagio mentale si stanno sciogliendo per volere delle aziende sanitarie”. L’allarme arriva dal Festival della Salute di Viareggio, dove oggi è andato in scena “Far finta di essere matti”, uno spettacolo dei pazienti e degli operatori del dipartimento di Salute mentale della Asl 1 di Massa.\r\n\r\nA lanciarlo è Azzurra Baldi, la presidente dell’associazione Sognando che da 10 anni porta in scena spettacoli di questo tipo in tutta Italia e dal 2003 organizza “Teatro anch’io”, la Biennale di teatro impegnato nel disagio psichico.\r\n“Ci sono compagnie teatrali – spiega Baldi – che sono state sciolte perché gli operatori che se ne occupavano sono stati spostati ad altri incarichi: ad esempio me ne viene in mente una del Nord Italia composta peraltro da attori molto bravi. Altre compagnie, tra cui ultimamente anche la nostra, incontrano molti problemi burocratici”. Secondo la presidente dell’associazione Sognando, “è un trend nazionale che nasce sia da motivi amministrativi che da una ragione culturale: in Italia stiamo tornando ad una concezione che vuole un po’ chiudere fuori il disagio mentale, isolarlo dal resto, rendendo i malati quasi invisibili alle altre persone”.\r\n“Invece – conclude Baldi – esperienze come la nostra aiutano moltissimo i disabili mentali. Solo per fare un esempio, nel nostro gruppo c’è una persona che 10 anni fa non parlava mai e non accettava la vicinanza fisica, rimanendo sempre a un metro e mezzo dagli altri. Oggi prende tutti i giorni la corriera, raggiunge il dipartimento a piedi e appena arriva fa il giro di tutti gli uffici per salutare tutti gli operatori”.\r\n\r\nFonte: Ufficio stampa\r\nPaolo Ceccarelli