Giornalista e corrispondente di guerra, infermiera, militante attiva e anche figura chiave del Risorgimento: Jessie White è stata una donna che ha scritto la storia del nostro paese. Ma soprattutto, è stata quella “Miss Uragano” che a fianco dei grandi protagonisti del Risorgimento, da Mazzini a Garibaldi, ha contribuito a creare l’Italia. Paolo Ciampi nel suo nuovo libro,uscito per la Romano Editore, ripercorre la vita di una donna che può essere ancora oggi un esempio forte per chi combatte per i valori in cui crede. Eroina inglese folgorata dall’amore per l’Italia, Jessie White venerò Mazzini come maestro, si lasciò conquistare da Garibaldi come uomo e come eroe, strinse con loro un forte legame di amicizia, ebbe come amici personaggi del calibro di Agostino Bertani e Carlo Cattaneo. Con un altro protagonista di quegli anni e di quelle battaglie, Alberto Mario, intrecciò la storia d’amore della sua vita: forse la più bella del nostro Risorgimento, sbocciata in carcere e capace di durare fino alla morte. Jessie White prestò la sua opera come infermiera al servizio dei garibaldini, ma fu prima di tutto corrispondente di guerra per i giornali italiani, americani e inglesi, e giornalista e scrittrice di denuncia, lasciandoci una monumentale biografia di Garibaldi. Di lei Giosuè Carducci diceva: una gran donna a cui, lo scrivo senza enfasi, noi Italiani dobbiamo molto. A pochi mesi dall’inizio delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il volume vuole essere un omaggio ad una figura con la quale la storia ha un debito di gratitudine non ancora saldato ma anche un mezzo per raccontare la storia del nostro giovane paese. Attraverso una copiosa e attenta raccolta di articoli, lettere, testimonianze e diari, Paolo Ciampi ci restituisce una “fotografia” dell’Italia del Risorgimento, con i progetti, gli ideali e il clima di cambiamento. Un libro coinvolgente, una lettura che appassiona, dedicato a tutti, dagli studenti agli appassionati di biografie, agli amanti della storia.\r\nCenni sull’autore\r\nPaolo Ciampi, giornalista professionista e scrittore, ha lavorato come redattore o corrispondente per diversi quotidiani, dal Giornale di Montanelli al Manifesto, dal Secolo XIX al Tirreno, e oggi è redattore nell’Agenzia di informazione del governo regionale della Toscana. Da anni ricopre incarichi nell’Ordine dei Giornalisti e nell’Associazione Stampa Toscana. Si divide tra la passione per i viaggi e le esplorazioni di tutti i tempi e la curiosità per i personaggi dimenticati nelle pieghe della Storia. Ha all’attivo dieci libri, tre dei quali sono biografie scritte con il taglio dell’inchiesta giornalistica e il ritmo del romanzo. Con Gli occhi di Salgari (2004 e ristampa primavera 2007) ha vinto il premio Castiglioncello assieme alla Comencini. Finalista al Premio Firenze con Il poeta e i pirati (2005), con Un nome (edizioni Giuntina) ha vinto, tra l’altro, il premio nazionale Villa Morosini ed è stato finalista al premio Alessandro Tassoni di Modena. Dal libro, che prossimamente sarà tradotto in Israele, è stato tratto anche un fortunato spettacolo teatrale Un nome nel vento, che ha debuttato nell’ultima Giornata della Memoria. Con Beatrice, uscito nel maggio 2008 (prima ristampa luglio 2008), ha vinto numerosi riconoscimenti nazionali (tra gli altri, primo premio “Calliope” e “Livio Paoli”, secondo premio “Maestrale” e “Il Litorale”, finalista al premio di letteratura naturalistica “Parco Majella). Dopo l’uscita di due volumi di Le parole e il silenzio, curati assieme a Massimo Orlandi per le edizioni di Romena, nei mesi scorsi ha pubblicato Caduti dal muro, scritto con Tito Barbini per la Vallecchi , che nel dicembre 2009 ha ottenuto il premio Selezione “Scrittore toscano 2009”. Nel 2010 è usciti per Giuntina con un nuovo libro, Una famiglia, e per Mauro Pagliai con Una domenica come un’altra.\r\n\r\nFonte: Ufficio stampa Joselia Pisano\r\npress@romanoeditore.it