Castel Sant’Angelo (Roma) ospiterà il 18 sera i milanesi AMOR FOU durante un concerto a Lungotevere di Castello (inizio ore 21:30, ingresso gratuito, per info: 3467703198) durante il quale presenteranno al pubblico della capitale anche il nuovo singolo “DE PEDIS”, in rotazione radiofonica da domani e in video dal 27 settembre. In occasione dell’uscita di questo controverso brano, la band ha lanciato su Facebook “Il Bene e il Male”, un’iniziativa che ben si addice ad autori capaci di raccontare con grazia personaggi che rappresentano l’ambiguità dell’animo umano. L’idea di questo progetto nasce proprio dalla dualità della figura di Enrico De Pedis, da una parte bandito sanguinario, e dall’altra generoso amico dei poveri e dei bambini bisognosi (tanto da essersi conquistato la sepoltura presso la Basilica di Sant’Apollinare a Roma). Sulla pagina “Il Bene e il Male” (https://www.facebook.com/group.php?gid=137297869648468), ogni utente può caricare frammenti di quotidianità, foto, disegni, fimati che raccontano come “ognuno fa il bene e il male che può”, una riflessione necessaria in un momento in cui tutta la cultura italiana sembra interrogarsi su chi siano i veri banditi e le persone perbene. Ci sono tanti modi per dirlo, gli Amor Fou hanno scritto una canzone e girato delle immagini (“De Pedis”), gli utenti potranno contribuire inviando due foto in formato digitale: una che racconti il bello e una che mostri il brutto del luogo in cui vivono, delle loro giornate, di loro stessi. Dai contributi raccolti verrà tratto un video, una scenografia, un incontro. “De Pedis” fa parte de “I MORALISTI”, secondo lavoro della band milanese uscito il 4 maggio su etichetta EMI MUSIC. L’album contiene un’analisi in musica sviluppata attraverso dieci personaggi reali, nati tra il 1950 e il 1980 (il periodo compreso fra la nascita degli autori e dei genitori), descritti secondo un canone che si ricollega all’impianto del Neorealismo e al cinema inchiesta di Elio Petri, Antonioni, Rosi, Lizzani, Pietrangeli e Sorrentino. I protagonisti de “I Moralisti” sono quindi le persone, a volte personaggi storici, a volte protagonisti di cronaca, a volte archetipi di storie comuni: il “bandito moralista” Enrico Depedis, una ragazza omosessuale suicida, una madre colma di sensi di colpa, un sacerdote attratto da un ragazzo, un anziano emarginato considerato un pazzo visionario. Il disco si chiude con la title track “I Moralisti”, omaggio ai “Comizi D’Amore” di Pier Paolo Pasolini, in cui i bambini recitano i versi del poeta Sandro Penna , diventando la polarità positiva del disco: la vita, innanzitutto, non è che un susseguirsi di gioia e pena. Dal punto di vista stilistico, “I Moralisti” è un disco completamente suonato con strumenti analogici. Grazia nel raccontare, nel dipingere immagini che ammaliano anche se amare, sono queste le caratteristiche degli Amor Fou, autori e musicisti capaci di raccontare la Storia attraverso piccole storie. La formazione della band è cambiata con l’ingresso di Giuliano Dottori e Paolo Perego, che insieme ad Alessandro Raina e Leziero Rescigno, cuore pulsante della band fin dagli esordi, completano gli Amor Fou.