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Paoilo Volponi in libreria con Electa

In libreria per ELECTA Paolo Volponi nella nuova collana SCRITTI dal 3 dicembre. Paolo Volponi Scritti di critica 1956-1994. Il principio umano dell’arte a cura di Luca Cesari, il volume sarà presentato mercoledì 11 dicembre, alle ore 17 a Urbino, Sala del Maniscalco Scalette del Teatro Sanzio. 

Paolo Volponi è noto non solo per le indiscusse opere letterarie narrative e poetiche ma anche per un vivo e prolungato interesse verso le arti, comprovato dalla sua storia di collezionista dal 300 al 900, e da una parallela  attività di critica artistica sino ad oggi relativamente censita, per lo più dispersa.

Grafica Divina

Nell’occasione del centenario della nascita dello scrittore, Electa pubblica, nella neonata collana Scritti, la raccolta dei suoi testi composti tra il 1956 e il 1994. Si tratta della prima antologia organica degli scritti di Paolo Volponi sulle arti, alla scoperta di un volto conosciuto ma poco letto di uno tra i maggiori scrittori del secondo novecento.

Paolo Volponi

L’interesse profondo per le arti e per il collezionismo ha reso Paolo Volponi famoso anche per il profilo di dirigente e consulente ambito per case d’asta. La bibliografia più esauriente degli scritti volponiani, apparsa in Romanzi e prose, Einaudi, 3 voll., 2002 di Emanuele Zinato -in questo volume autore della nota biografica di Volponi- , dà conto di numerose pagine di galleria, saggi critici, dibattiti, articoli di giornale, presentazioni di mostre, composti in circa quarant’anni di lavoro. Soprattutto verso artisti novecenteschi: da Savinio a Bartolini, a Fazzini, da Vacchi a Guerreschi, da Arnaldo Pomodoro ad Alik Cavaliere, da Enzo Cucchi a Pier Paolo Calzolari.

La novità degli Scritti di critica 1856-1994 a cura di Luca Cesari, estetico e critico, è quella di aver restituito, assieme al noto, lo sconosciuto della vasta produzione volponiana.

Mancava sino a oggi l’iniziativa di raccogliere in libro questo straordinario corpus non documentato della potente scrittura volponiana, di riunire, ben oltre i materiali sino a oggi censiti, tali avvincenti ma irreperibili pagine dedicate a una costellazione progressiva, di personaggi-artisti che son ‘casi’, ‘irregolari’, acentrici, ‘di qualsiasi scuola e corrente’, sincronizzati sulla virulenza, scelti a uno a uno per tendenze individualizzate e non perché conformi a un certo codice di inclusione o militanza.

Al lettore è offerta così una lettura affascinante, sorprendente, soprattutto inedita del grande scrittore urbinate con un solo invito: nessuna veduta d’assieme sfogliando questo libro, nel suo materiale multiforme; forse solo il suggerimento di scorrerlo come il susseguirsi, il mulinare di ‘testi di una esposizione’”.

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