Dal 13 al 15 luglio a Cecina in Piazza a Guerrazzi a Cecina ci sarà #Raccontandoci Festival tre serate di libri, musica, spettacolo ne parliamo con Alessandro Schiavetti Presidente ACS Art Center e Direttore Artistico Festival #Raccontandoci
#Raccontandoci Festival. Quali sono i contenuti, il target, l’obiettivo che vi prefiggete con questa tre giorni estiva?
Tre giornate, come nel più classico delle nostre manifestazioni letterarie cittadine; ogni giorno sarà ospitato un grande nome della letteratura, spettacolo, cinema, musica, sport. Sarà con noi per ‘raccontarsi’, per raccontare il suo lavoro, il suo ultimo libro, la sua vita e perché no, i suoi aneddoti. Il racconto dell’area successiva, quella delle 23, sarà incentrato su un racconto di ricerca, sperimentazione, studio dell’oltre e di quelle materie spesso non ‘classiche’ e che ti pongono delle domande sui cui farti riflettere. Ci sarà musica, ci sarà un concorso fotografico, ci saranno premi e tanti momenti di approfondimento. L’obiettivo è quello di riportare nel centro cittadino di Cecina l’evento che da tanto tempo coinvolge tantissime persone che con gioia vengono a ascoltare partecipando come pubblico, vederli sorridere, vederli soddisfatti. Questo, credo sia l’obiettivo più grande che ci possa essere.
Da tanti anni idea e dirige festival di letteratura e spettacolo, quale sapore ha questo nuovo evento per lei?
Per me è un momento davvero emozionante tornare a dirigere un evento simile. Con tanta fatica e lavoro anni fa facemmo nascere tutti insieme un prodotto di questo tipo che ha convogliato migliaia e migliaia di persone, e che ha avuto un eco incredibile. Vedere il tuo lavoro da dietro le quinte che nasce e cresce, dopo mesi di progettazione e di sviluppo è una soddisfazione davvero indescrivibile, come allo stesso modo quando curo una mostra. Il sapore è dolce e salato, stuzzicante, a tratti musicato da profumi deliziosi; un festival è un piatto ricercato e popolare allo stesso tempo, che inebria il mio palato e di tutti quelli che sono presenti. E’ un momento di unione, di gioia.
Perché è importante dare continuità a un progetto come questo Festival?
Il nostro lavoro, quello del Sindaco e dell’Amministrazione, quello di Marzio Porri e dell’Associazione Aruspicina e poi il mio, è quello di dare continuità finalmente a un evento che merita di crescere di anno in anno. Non continuare un festival che funziona e ha tanto, anzi tantissimo seguito e consenso, è un abominio che taglia le ali alla cultura e la rende zoppa, incerta e grigia. Io continuerò a battermi in prima linea per la cultura, per portare sempre più in alto questo magnifico momento, che allo stesso tempo entra nei cuori della gente e che avvicina un po’ tutti. E in questo momento storico ahimè davvero difficile, avvicinarsi, condividere e appunto dedicare del tempo, il proprio tempo ad un ‘racconto’, alla cultura e all’ascolto, non fa che bene a tutti.
Intervista di: Francesca Fiaschi