Elliot Ackerman, ex veterano di guerra e autore del romanzo d’esordio Prima che torni la pioggia, sarà uno dei protagonisti della VII edizione della Festa del libro e della letteratura Libri come (Roma, 18-20 marzo).\r\n\r\n \r\n\r\nIl 19 marzo, alle ore 20, presso il Teatro Studio Gianni Borgna, Elliot Ackerman, in dialogo con Giuseppe Catozzella, affronterà il delicato tema delle Città in guerra dal punto di vista di chi ha vissuto da vicino quell’orrore.\r\n\r\nAttualmente corrispondente da Istanbul sulle questioni mediorientali per prestigiose testate americane (The Atlantic, The New Yorker, The New Republic), Elliot Ackerman racconterà al pubblico di Libri come l’impatto che nuovi e vecchi conflitti hanno sulla quotidianità, le tradizioni e la cultura dei popoli colpiti, tema attorno al quale ruota il suo romanzo.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPrima che torni la pioggia rappresenta appieno l’impatto che decenni di guerra – a partire dall’occupazione sovietica negli anni ’80 – hanno avuto sulla popolazione afghana. Allo stesso tempo si struttura come una sorta di tragedia antica sui sentimenti di violenza e vendetta che consumano famiglie e tribù, generazione dopo generazione. Scrivendo dal punto di vista afghano, Elliot Ackerman racconta l’odio e la tragedia della guerra con un atto sorprendente di empatia e immaginazione, creando un romanzo lirico e di una potenza tale da essere paragonato da alcuni critici americani a Per chi suona la campana.\r\n
\r\n«Ciò che rende grande questo romanzo è la capacità dell’autore di provare empatia, la sua abilità di infilarsi sotto la pelle dei personaggi che descrive, per ricordarci che siamo tutti diversi, ma ciò che condividiamo è il valore della nostra umanità.»\r\n\r\nAzar Nafisi