Luciano De Blasi e i Sui Generis nascono nel 2006 a Torino, dalle ceneri di una cover-band di Fabrizio De Andrè. Ogni brano del Maestro veniva eseguito in un genere musicale diverso, spesso anche alterando la melodia. Da queste fondamenta trash è facilmente riconducibile parte del nome, “Sui Generis”.\r\n\r\nIl viaggio del gruppo inizia nel 2007 con l’autoproduzione del disco Improvvisa e la registrazione del singolo Due gocce/Pescandoci per la Discograficamente di Luka Valentini nel 2008; nel 2009 un’interessante svolta porta Luciano De Blasi e i Sui Generis alla messa in scena dello spettacolo teatrale “L’adulto”, con testi e musiche originali. Dal 2010 l’impronta pop-rock-swing della formazione si modifica, raggiungendo un sound più folk e gipsy ispirato alle melodie dei Gogol Bordello. I ritmi di chitarre acustiche, violino e cajon si sostituiscono alle note graffianti delle chitarre elettriche e raccontano di armonie folk, zingare, nomadi.\r\n\r\nE così viene intrapreso il percorso gipsy di Luciano De Blasi e i Sui Generis che tra le altre città li porta a suonare a Viareggio, Roma, Padova, Ferrara, Cuneo, Como, Asti, Imperia, San Remo. Queste tappe italiane e numerosi concerti a Torino (Partycillina, Reset Festival, Icecream Fest, Salone del Libro, eventi off MTVdays) fanno sì che la band produca il primo disco nel 2011, Contronatura (Sounday). Un altro spettacolo teatrale, “Lo Spaesato”, e numerose collaborazioni con altri artisti segnano lo sviluppo artistico di una band che non ha paura di dire — o meglio, cantare — le cose in faccia e non si nasconde dietro a falsità e frasi fatte. Nel 2015 Luciano De Blasi e i Sui Generis danno il benvenuto al loro nuovo concept- album, “Il Palazzo”. Registrato e mixato al MeatBeat Studio di Sarre (Aosta) da Raffaele “Neda” D’Anello e masterizzato al G-Effect Mastering Studio di Torino da Gianluca Patrito, l’album è stato immaginato e scritto da Luciano De Blasi, con la produzione artistica di Federico Malandrino. La dissacrante band dal sapore gipsy- rock, accoglie un lavoro elaborato e intenso che parla dell’Italia con toni taglienti e allegorie irriverenti, paragonandola a un condominio marcio il cui destino è crollare miseramente nel meraviglioso mare da cui è circondato. D’altronde Luciano De Blasi e i Sui Generis l’Italia la\r\nconoscono bene: l’hanno girata tutta, dai pub ai teatri, durante gli innumerevoli concerti dei quali sono stati protagonisti durante gli anni.\r\n\r\nLuciano De Blasi e I Sui Generis sono:\r\n\r\nLuciano De Blasi (voce)\r\n\r\nMedico, cantautore alla vecchia maniera, ma non sa suonare. Scrittore, esperto di Gaber-Luporini. Noto personaggio torinese, interviene in varie manifestazioni cittadine. Sulla strada (anche “per” strada) dei concerti da 12 anni. Ha ricevuto vari premi per i suoi testi.\r\n\r\nFabio Menegatti (chitarre)\r\n\r\nPolistrumentista, suona da sempre in varie band. Anche bassista dei We Are Waves, batterista dei Max Mc Morte, chitarrista dei Manolo & his fingers famosi\r\n\r\nper organizzare feste anni ’50 che degenerano in punkabbestia.\r\n\r\nInsospettabilmente, medico anche lui.\r\n\r\nLuca Ruella (basso)\r\n\r\nAvvocato, spalla musicale di Fabio Menegatti da 15 anni. Un passato nella Alive Orchestra, resident band dell’Hiroshima Mon Amour.\r\n\r\nFrancesco Pezzali (cajon e percussioni)\r\n\r\nBatterista e percussionista da tutta la vita, un passato glorioso negli Overock, con cui ha a aperto Verdena, Pichshifter, Afterhours, Tre Allegri Ragazzi Morti, Planet Funk, e sonorizzato “Emak Bakia” di Man Ray. Un altro medico.\r\n\r\nElisa Fighera (violino)\r\n\r\nOltre ai Sui Generis, scrive e suona viola e violino per le musiche di spettacoli teatrali itineranti, comici e drammatici. (il mutamento Zona Castalia, Abrador).\r\n\r\nSuona anche la viella e il flauto medievale in duo e nella Cappella Musicale della Cattedrale di Lodi.\r\n\r\nAndrea Bertolotti (voce, chitarra elettrica, percussioni)non presente nel progetto ma supporter durante i live Polistrumentista, cantautore, leader della Banda Fratelli, ha scritto la sigla di Buongiorno disse il Metronotte di Radio Deejay, ex-leader dei Lou Tapage, con cui ha suonato bal-folk in tutta Italia.