Scritto sotto forma di saggio, “Breve Guida Al Suicidio” è una delirante analisi che, prendendo spunto dal tema del suicidio, unisce alla comicità psicanalitica e filosofica di Woody Allen il sarcasmo nonsense dei Monty Python, il tutto catapultato in un universo per certi versi accostabile a quello di “Guida Galattica Per Gli Autostoppisti”.\r\n\r\nNel “saggio” il tema del suicidio diventa pretesto per seguire le storie di vari personaggi all’interno di un mondo non troppo dissimile dal nostro dove il cinismo e la satira sociale la fanno da padrone: politica, storia, religioni, società capitalistica, vengono stravolte e analizzate all’interno di “Breve Guida Al Suicidio”.\r\n\r\nStravolte nella messa in scena ma non nel senso: “Breve Guida Al Suicidio”, sebbene tratti il tema con i toni del nonsense, della fantascienza, dell’assurdo, è al contempo un’attenta analisi dalla società contemporanea.\r\n\r\nIl mondo di “Breve Guida Al Suicidio”, sebbene diverso dal nostro nella forma, lo possiamo accostare al nostro nei concetti e nei rapporti sociali che ne vengono fuori.\r\n\r\nIn “Breve Guida Al Suicidio” è inoltre sempre presente il gioco dei rimandi, dai nomi dei personaggi (molte volte nomi di personaggi reali stravolti) ai luoghi, dalle rivisitazioni assurde di tesi filosofiche e scientifiche alla rilettura della storia come la conosciamo.\r\n\r\nE, naturalmente, la rilettura in chiave comica del suicidio come vera e propria terapia per tutti coloro che, almeno una volta nella propria vita, hanno rivolto lo sguardo verso la possibilità di compiere “l’estremo gesto”.\r\n\r\nUn libro che tenta di essere intellettuale senza cadere in “intellettualismi”.\r\n
GIUSEPPE GALATO\r\n
\r\nGiuseppe Galato nasce fra la neve a Salerno un 20 gennaio del 1983.\r\n\r\nOriginario di Licusati, frazione di Camerota, nel Cilento, dopo aver conseguito il diploma scientifico, appassionato di musica e cinema si iscrive a Storia, Scienza e Tecniche della Musica e dello Spettacolo a Roma.\r\n\r\nInizia, di lì, presto a scrivere recensioni musicali e cinematografiche su vari giornali sia cartacei che on-line, specializzandosi nelle interviste entrando in questo modo a contatto con i protagonisti delle sue recensioni.\r\n\r\nAttualmente ricopre il ruolo di responsabile alla cultura su Giornale del Cilento e collabora, in veste di redattore, con Rockit, Freakout e KeepOn.\r\n\r\nPubblica un suo scritto sul book fotografico della band Il Teatro Degli Orrori, “Il Teatro degli Orrori, dall’impero delle tenebre al mondo nuovo”, realizzato da Daniele Leonardo Bianchi.\r\n\r\nDal 25 settembre è giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti Campania.\r\n\r\nIl 20 dicembre 2012 viene pubblicato un suo racconto, “I sentimenti non si possono controllare”, su “Melodia letteraria”, raccolta edita da Il Violino Edizioni.\r\nFonte: Giuseppe Galato