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“Il Saltimbanco e la Luna” con Susanna Parigi in scena

TEATRO MENOTTI

giovedì 27 giugno 2013 – ore 21.00

Grafica Divina

CONCERTO TEATRALE

IL SALTIMBANCO E LA LUNA

Le canzoni, il giornalismo, Enzo Jannacci

Con Susanna Parigi e Andrea Pedrinelli

Una produzione Eccentrici Dadarò

da un’idea di Andrea Pedrinelli

Canzoni tratte dai repertori di Enzo Jannacci e Susanna Parigi,

arrangiate ed eseguite dal vivo da Susanna Parigi

Testi di Andrea Pedrinelli / Consulenza artistica Dario Zigiotto

Regia Rossella Rapisarda

Il progetto appoggia “Scarp de’ tenis”, il mensile della strada promosso da Caritas Ambrosiana

Un omaggio a Enzo Jannacci, che è anche un viaggio nel mondo del giornalismo e dello spettacolo del 2000, fatto da chi lo amava e lo conosceva bene. Le parole del Dottore, raccolte e portate in scena con passione da Andrea Pedrinelli, si uniscono alla sua arte riletta da Susanna Parigi, che esegue dal vivo brani come Vincenzina e la fabbrica, El portava i scarp del tennis, Io e te, La fotografia, Come gli aeroplani, Natalia, Il cane con i capelli. In scaletta monologhi originali di Andrea Pedrinelli sul proprio mestiere, innervati da parole raccolte in numerosi incontri con Enzo Jannacci. Susanna Parigi esegue dal vivo brani propri e le canzoni che rappresentano il centro poetico del repertorio jannacciano.

Il progetto Il Saltimbanco e la Luna è nato dal desiderio di Andrea Pedrinelli di approfondire l’arte di Enzo Jannacci. Si è sviluppato adagio, dopo aver informato l’artista ed avendone ricevuto un cenno di gratificazione, soprattutto per calibrare bene come proporre in scena sia l’arte di Jannacci, usando prospettive non scontate né commerciali, che le sue parole, riferimenti morali capaci di riportare protagonisti e pubblico in un alveo di valori sempre più, oggi, sviliti. E però necessari, nella vita dell’uomo, come lo sono stati nella vita del Saltimbanco (definizione che Jannacci diede di sé già negli anni Settanta). Perché l’arte di Jannacci è tuttora coinvolgente e profonda, e risulta efficace quanto decisivo provare tramite essa a riflettere su noi, uomini e donne di oggi.

Dal 29 marzo 2013 Il Saltimbanco e la Luna è diventato, doverosamente, anche un omaggio al Dottore: ma non ha cambiato né contenuti, né linguaggio, né spirito. In fondo si è scelto di parlare dell’uomo del Duemila usando l’arte di Jannacci proprio perché la si considera classica, universale. E i classici, si sa, aiutano sempre; ma, soprattutto, non muoiono mai. Semmai sta a noi tenerli vivi. Anche da un palcoscenico, con pudore.

Note sul progetto (di Andrea Pedrinelli)

Primo protagonista: un Saltimbanco. Che ha saputo raccontare la vita: il comico e il tragico, le realtà più dure e le vicende più surreali. E che quello che ha raccontato lo ha vissuto, sulla strada. Da medico: da Dottore. Secondo (co)protagonista: un giornalista musicale che cerca di capire se oggi abbia ancora senso la sua voglia di raccontare storie che pochi conoscono, e guardando le distorsioni del proprio mestiere dietro (e davanti) le quinte arriva a domandarsi se abbiano ancora senso – in fondo – le canzoni stesse, di cui scrive e parla da vent’anni. Terza (co)protagonista, un’artista. Che percorrendo inconsuete strade musicali e di scrittura, inevitabilmente si è scontrata coi meccanismi della musica del Duemila. Sino a chiedersi, anche lei, in che modo far canzoni possa ancora aver a che fare con l’essere e non con l’apparire, col donarsi e non col cercare applausi.

“Il Saltimbanco e la Luna” è l’incontro, al crocevia delle emozioni, sotto la Luna della vita, fra il Saltimbanco-Dottore, il giornalista e l’artista. Un incontro che, per essere il più possibile in linea con quanto ci ha lasciato il Saltimbanco, si è deciso di aprire a Scarp de’ tenis, il giornale dei senzatetto che prende il nome dalla sua canzone più famosa, e che ora sarà sponsor sociale su tutti i fronti del concerto teatrale.

Note di regia (di Rossella Rapisarda) Siamo partiti dal “caos”. Da un bisogno di raccontare che non trovava argini. Appunti, spartiti, interviste, tantissime parole che sembravano non bastare mai. Siamo arrivati a togliere tutto: un palco vuoto, una cantante e il suo pianoforte, un giornalista e il suo taccuino rosso. E una giacca rossa, sul fondo. Si ride, ci si emoziona, ci si arrabbia. Tutto è vita, tutto è teatro. Uno scavare, uno spogliare, un inseguire il profumo che un vero artista lascia sulla sua strada. Un lavoro che, inseguendo questo “uomo a metà” di cui siamo innamorati, diviso tra ospedale e palcoscenico, ci ha portato a riflettere proprio sul senso del mestiere dell’artista, un lavoro troppo spesso confuso con il semplice apparire.

Dopo l’anteprima nazionale a Milano, al Teatro Menotti il 27 giugno, lo spettacolo sarà presentato al Festival di Asti il 2 luglio (sul palco del Teatro Alfieri) e a Loiano (Bo) il 15 luglio, per poi proseguire la tournée nella prossima stagione teatrale. In autunno verrà pubblicato il libro-cd dell’opera.

IL SALTIMBANCO E LA LUNA

Le canzoni, il giornalismo, Enzo Jannacci

Una produzione ECCENTRICI DADARO’

Con SUSANNA PARIGI e ANDREA PEDRINELLI

Da un’idea di ANDREA PEDRINELLI

Canzoni tratte dai repertori di ENZO JANNACCI e SUSANNA PARIGI,

arrangiate ed eseguite dal vivo da SUSANNA PARIGI – Testi ANDREA PEDRINELLI

Consulenza artistica DARIO ZIGIOTTO

Regia ROSSELLA RAPISARDA

Allestimento scenico e regia luci FABRIZIO VISCONTI – Costumi MIRELLA SALVISCHIANI –

Foto di scena ANGELO REDAELLI – Grafica GIUSEPPE SPADA – Disegno di Jannacci GIANNI RONCO

Durata spettacolo: 1 h e 20’ (atto unico)

Fonte: Andrea Pedrinelli

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