In libreria da giovedì 28 febbraio\r\n\r\nIl 14 dicembre 2012 Roberto Straccia scompare.\r\nViene ritrovato dopo 24 giorni in mare sulla costa barese.\r\nIl suo corpo è intatto, il suo cellulare funziona perfettamente.\r\nChe cosa è davvero accaduto?\r\n\r\nDelle lettere recapitate a casa Straccia parlano di una terza persona al corrente di quanto veramente accaduto al povero Roberto.\r\nUna persona che ora rischierebbe la vita perché in possesso di informazioni utili a smascherare l’assassino.\r\n\r\nRoberto Straccia era uno studente universitario di 24 anni che il 14 dicembre scorso, mentre faceva jogging sul lungomare di Pescara, è sparito come inghiottito nel nulla. Le prime affannose ricerche non danno risultati. Inizia un braccio di ferro fra il papà di Roberto, Mario Straccia, e i carabinieri della locale stazione affinché continuino le ricerche con più uomini e mezzi. Ma viene trattato con molta sufficienza: sono convinti che si tratti di suicidio. Il 7 gennaio il suo corpo privo di vita viene ritrovato su degli scogli vicino a Bari. Il suo corpo non presenta ecchimosi né le tracce evidenti di un corpo rimasto in mare per 24 giorni.\r\n\r\nAntonio G. D’Errico, scrittore e sceneggiatore teatrale, televisivo e cinematografico. Premio Speciale Grinzane-Pavese con il romanzo Testimoni d’Amore. Terzo classificato al Premio Scerbanenco. Coautore con Eugenio Finardi della biografia Spostare l’Orizzonte, come sopravvivere a quarant’anni di vita rock (Rizzoli, 2011).\r\n\r\nMario Straccia, papà di Roberto.\r\n\r\nFonte: Edizioni Anordest